La luna è una severa maestra
Nell'anniversario del giorno “in cui i cieli divennero parte del mondo dell'uomo” (qui i fatti), noialtri ci troviamo disgraziatamente per le mani una strip sul famigerato Supporto Tecnico. Buuuu!
Mentre facciamo memoria di uno sbalorditivo successo tecnologico (oltre che di un'epoca in cui le cose andavano fatte anche a costo della vita, che è una filosofia oggi scomparsa ma di cui ci sarebbe un gran bisogno), celebriamo anche il lato oscuro della tecnologia, qui impersonato dal malefico Omino del Supporto Tecnico, che gongola per le disgrazie altrui, e sussurra ricette per il disastro!
E magari mandiamo avanti Clara (se ne abbiamo una a portata di mano), come fa il saggio Gödel oggi: chissà che l'Omino dall'altro capo del telefono non abbia pietà di un'anima innocente.
L'estate prosegue. E così le notti estive, magari rischiarate dalla luna (ma pensa un po'!), che sembrano interminabili solo perché le viviamo tutte dall'inizio alla fine, da quando ad un tratto sei sorpreso dal crepuscolo, a quando il Nuovo Sole terribile rialza il capo.
Le notti estive si possono vivere anche dall'altra parte dello schermo, e a questo proposito consiglio Too Old To Die Young. Non solo perché nel quarto episodio c'è un cameo di Hideo Kojima nei panni di uno spietato killer della Yakuza (?!?!?!). Il nostro eroe preferito doveva probabilmente ricambiare il favore a Nicolas Winding Refn, avendo catturato le sembianze del regista danese per farne un personaggio nel suo prossimo gioco, Death Stranding: forse ne abbiamo già parlato.
Ma comunque, TOTDY è un'opera notevole, o perlomeno un'esperienza da provare. Si è fatto un gran parlare delle manie di grandeur quasi ridicole di questo regista, e in questa serie si vedono dispiegate a tutta forza. Il buon Refn, senza alcun freno inibitore, indulge smodatamente in tutti i difetti del suo stile di regia, così come nei pregi, lungo tutte le 13 ore che dura questa... cosa. Un unico film, una serie di spezzoni fatti apposta per Youtube (come lui stesso ha dichiarato), una antologia di cortometraggi fatti per essere visti in qualsiasi ordine... tutto molto postmoderno, molto sperimentale, molto odi et amo.
Il montaggio indugia su ogni scena per mezzo minuto in più del dovuto, i silenzi e le pause si prolungano sempre quanto basta per dare sui nervi, e a più riprese uno ha l'impressione che TOTDY goda nel far soffrire lo spettatore. O nel prenderlo per il naso.
Ma oltre a chiedere molto, è una serie che può dare anche molto, se a uno piacciono le notti illuminate dai neon (eternamente estive tutto l'anno, perché è Los Angeles) e i personaggi in pose plastiche e la musica elettronica. Tutto qui: non è che ci sia molta sostanza dietro questa bella fotografia. Ci sono certi temi di Cultura Americana, vabbé, ma risultano sgradevolmente e profondamente alieni a noialtri, come del resto tutti gli USA, lontanissimi dal nostro sentire nonostante ci martellino di film da un secolo.
Piuttosto sono riconoscente a NWR per aver finanziato di tasca sua questo archivio cinematografico gratuito, byNWR (oh, l'ego di quest'uomo!). Tanti filmacci vecchi e brutti restaurati con amorevole cura. Segnalo in particolare Night Tide, che è un film stupendo e magico, molto indicato in questo periodo di vacanze nei villaggi costieri.
Lo-Rez: arte, storia, web designCellphone no hado
Parlare di assistenza tecnica e schermate blu è meno vintage di quanto sembri, se non altro oggi se vi compare una schermata blu (che se non sbaglio è ancora blu) bisogna veramente chiamare l'assistenza tecnica perché è successo qualcosa di grave. A ripensarci oggi non ci si crede a cos'eravamo abituati nei tempi oscuri dello Windows, ma se oggi i sistemi sono più stabili di certo non possono essere indistruttibili.
L'altro giorno ho installato sul mio cellulare Teppen e l'ho installato unicamente perché mi intrigava la resa del personaggio di Megaman. Chi mi segue da anni sa che ho un certo debole per i giochi di carte collezionabili, ma anche così era veramente tanto che non mi dedicavo all'argomento. Teppen è un gioco piuttosto veloce, che non ha turni, ma solo un'implacabile scorrere del tempo in cui bisogna intervenire in modo efficace e la sua semplicità è data anche dal fatto che esistono solo due tipologie di carte, ovvero le creature e le azioni. Le creature vengono in gran parte dai più disparati universi Capcom, che ha lasciato tutta la sua arte in mano alla GungHo perché la usasse senza remore. Questo significa che potreste vedere Wesker picchiarsi con Chun Li o, per l'appunto, Megaman prendere a pugni un drago di Monster Hunter. Come ho detto in apertura l'arte è curatissima e molto buona, qualcosa di non esattamente scontato, quindi le partite risultato esteticamente molto gradevoli. La strategia di fondo è sempre la solita dai tempi di Magic, schierare creature e chiedergli di distruggere le creature avversarie così da poter ferire e sconfiggere l'eroe che gli sta dietro, variando il corso degli scontri con le carte azioni o con i poteri speciali del proprio eroe (che ovviamente comprendono mega-animazione).
Leggendo un pochino in rete sembra che lo schema di gioco di Teppen sia stato promosso un po' da tutti, ma che attualmente sia un po' troppo squilibrato e pay-to-win. E' un gioco giovanissimo, il primo punto mi sembra fisiologico. Ormai siamo abituati che questo tipo di giochi sono sempre in divenire, con meccaniche che vengono costantemente riviste e giocatori che devono sempre rivedere il modo in cui ottenere il successo. Ovviamente non è una cosa automatica, è GungHo che deve vedere in questa costante manutenzione un vantaggio. Se il gioco sarà in salute forse riusciremo anche a riequilibrarlo. Per quello che riguarda il pay-to-win di solito mi stufo molto prima che la lotta diventi competitiva, quindi il problema non si pone. Finché starò tra gli niubbi consapevoli di essere niubbi non dovrei sentire il venefico influsso del denaro.
Per quello che riguarda me il problema principale è, come al solito, le interfacce da gestire usando il caspita di telefono. Un gioco di carte collezionabili è, principalmente, manipolazione del mazzo ed è un dato oggettivo che le informazioni necessarie proprio non ci stanno sullo schermo di un telefonino cinque pollici e quando ci stanno non lasciano spazio alle icone per interagire. Modificare il proprio mazzo è piuttosto faticoso e sebbene al momento stia cercando solo di raffinare il mazzo Megaman ogni mossa è un calvario. Un po' spiace perché ci sarebbe tanto da apprezzare nelle carte, ma per fare tutto servono due pinzette da ciglia capacitive.
Non so quanto giocherò a Teppen, magari per settimana prossima l'avrò già mollato, sicuramente rispetto ad altri giochi coreani l'ingresso in campo è stato meno traumatico, con un tutorial meno pesante e più interessante da giocare e le meccaniche intrigano abbastanza rapidamente. Certo è che giocare via cellulare non è il mio, ma questo va al di là di quello che può essere il giudizio sul gioco, la cui realizzazione (al netto dell'idea che ci si può fare sul bilanciamento) mi pare di livello superiore.
Un appunto sul finale: per curiosità ho provato a loggarmi di nuovo su Urban Rivals. Nonostante gli anni passati il mio utente c'è ancora così come il masso, che ovviamente oggi si è arricchito di molte carte da collezione uscite dalle bustine. Qui i ragazzi francesi hanno fatto una scelta saggia: l'intero gameplay è spostato quasi completamente su cellulare, ma la gestione mazzo rimane accesibile da sito. Questo secondo me rappresenta il perfetto equilibrio per il genere, purtroppo non adottato da tutti per ovvie ragioni tecniche.
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