Grazia
Di ritorno dalle desolate lande del nord, dove i cieli sono attraversati dalle oche in migrazione, dove la gente mangia i minipony, dove i musei sono modernissimi e i canali vecchissimi, e dove le tetre guglie di ardesia si stagliano aguzze contro la pioggia incessante, siamo di nuovo qui, arricchiti di una nuova console Nintendo.
O impoveriti, a seconda dei punti di vista.
Non io personalmente, che non ho mai trovato motivo per adottare una console nella sua infanzia, quando ancora mancano i giochi. C'è uno Zelda, e come da pronostici succede al vecchio Zelda: Ocarina of Time come il nuovo miglior gioco di sempre, ma uno non basta... anche se si è rivelato un titolo dotato di Grazia sorprendente, una grazia mistica che commuove ed emoziona. È questa grazia a separarlo dalla massa dei bei giochi generici, tipo gli Uncharted 4: una qualità sfuggente che editori e masse ottuso nemmeno credevano di poter trovare in un videogioco.
Ma cosa sarebbe questa Grazia così elusiva? Per quanto mi riguarda ad esempio è la scelta di sbarazzarsi degli indicatori sulla minimappa e costringermi a guardarmi intorno per orientarmi, invece di passare 70 ore su 80 con gli occhi incollati su una freccetta luminosa.
Ma come sapete noialtri su queste pagine siamo sempre attentissimi a cogliere gli aspetti più pervertiti e meschini del settore: ecco dunque il curioso fenomeno della gente che lecca le cartucce del Nintendo Switch.
Cosa mai può spingere le folle a mettersi in bocca queste cartucce di plastica? Non tutti sono bimbi piccoli. Forse è solo il miracolo innocente di un videogioco racchiuso in un oggetto materiale, nel 2017, mentre tutto ormai è digitale e smaterializzato.
In questo caso però purtroppo di grazia ce n'è ben poca: possiamo provare solo disgusto per questi giornalisti sovrappeso e questi ragazzini di YouTube che sbavano sulle cartucce. Noi vecchi invece ricordiamo i tempi d'oro, in cui ben altre lingue, appartenenti ad avvenenti fanciulle, leccavano la plastica dei videogiochi: come la mai dimenticata Jessica Chobot con la sua PSP.
Interaction
Fare scherzi telefonici agli ingegneri fa più ridere perché gli ingegneri, si sa, non sono molto propensi a interagire telefonicamente con il loro telefono, a loro piace chiamarlo terminale e fare in modo che non comporti mai nessuna comunicazione sincrona con altri esseri umani. In molti casi questo è sopravvivenza, ma purtroppo non è sempre possibile decidere che le cose vadano in questo modo. Beh, si sa, la conquista del mondo da parte della razza è ancora di là da venire.
E' un periodo che sto scrivendo veramente tanto, in N direzioni diverse. Sotto alcuni punti di vista potrei venirvi a dire che sto scrivendo troppo, ma non lo credo veramente. CI sono stati momenti, nella mia vita, in cui l'entusiasmo per un progetto finiva per risucchiare energia dai progetti in corso, fino a ucciderli. In questo momento particolare, invece, salto di foglia in foglia senza mai scordarmi di chi sto abbandonando e infatti torno sempre indietro. Ora, per migliorare ulteriormente il mio umore, un qualche progetto bisognerebbe pure finirlo, ma qui entriamo nel campo del sovrumano. Se mai però accadrà sapete che vi avvertirò, miei buoni lettori. Se avete il coraggio di affondare il naso nei miei editoriali, credo che le altre robe che scrivo risulteranno a voi come uno scherzo.
Scrivo molto ma, in realtà, non ho molto da scrivere proprio qui dentro. Potrei andare a sproloquiare ancora su Switch, che conosco sempre per interposta persona, naturalmente, ma finirei con l'annoiarvi anche perché non è detto che riesca a dire qualcosa che le tonnellate di materiale che vengono tutti i giorni buttate fuori sull'argomento non copra già. Un editoriale su un argomento filosoficamente complesso, invece, ci aspetta settimana prossima, perché prima voglio avere tra le mani l'oggetto che ha causato la riflessione. Amazon dice che arriverà martedì, ma per come siamo messi mi sembra proprio strano non riuscire a ottenere tutto già domani. Non è niente di ché, anzi, il fatto che non sia niente di ché è parte della riflessione, ma, come vi dicevo, avremo modo di sviscerare l'argomento.
Ho finito di vedere TheOA. Come sapete non faccio le recensioni pompose alle serie TV perché... boh, perché é troppo mainstream, forse. Comunque è una serie che mi ha lasciato perplesso. Ha quel tono un po' dimesso alla Leftovers, dove potrebbero succedere delle cose paranormali, ma anche se succedono fa niente, e dopo un inizio abbastanza spiazzante si infila in una specie di thriller con maniaco che poi però deve forzare per tenere in piedi tutti gli altri temi. Il finale di stagione non è neanche tanto aperto, potrei persino decidere di non vedere una eventuale seconda season.
Ho invece cominciato Legion, la cui promozione ci ha martellato i maroni veramente a lungo e per quanto io sia acido e piuttosto prevenuto rispetto l'universo Marvel devo dire di aver trovato il pilot una delle cose più intriganti dell'anno. Considerando che le arroganti serie moderne già dal pilot cercano di annoiarti perché provare a stuzzicare lo spettatore è stroppo mainstream questo è già un miracolo. Andrò avanti, bisogna anche registrare la biondina adorabile, anche se non riesco a togliermi dalla testa che qualcuno ci abbia voluto mettere dentro un pizzico di Harley Queen.
Questo vuoto editoriale termina in un puff e non vuole sentir ragioni a riguardo. E' editoriale, qui dentro comanda, voi siete solo ospiti, ricordatelo.
Cymon: testi, storia, site admin“Noi regina d'Inghilterra...
V'inchinate come me,
Che m'inchino sino a terra.
Comandiamo e vogliam che
Un contratto - che al mercato
Sarà fatto - di Richmond
S'abbia come stipulato
E di pubblica ragion.
Chi a servire qui si espone,
Quando l'arra ricevè,
Per lo meno il suo padrone
Tutto un anno servir de'.”