Nostalgia di settembre
Mentre noialtri creaturine mediocri ci trasciniamo attraverso giorni miserabili, corre voce che in un'isola lontana lontana, tanto lontana da non riuscire a credere che esista (soprattutto se ci siete stati davvero), tutte le divinità del pantheon videoludico siano scese a celebrare la loro grande cerimonia annuale.
A tutti i profumi nostalgici che riempiono l'aria dolcissima di settembre, come se non bastasse la nostalgia dell'estate, eccetera, per me da un paio di anni si aggiunge la nostalgia del Tokyo Game Show.
Ancora non posso credere che questo mio corpo mortale ha davvero percorso le passerelle sospese che conducono alla Makuhari Messe, un'astronave gigantesca parcheggiata nella baia di Tokyo in attesa che Godzilla la calpesti. A ogni svolta su quelle passerelle c'era un cartello con le indicazioni sorretto a mano da un essere umano, fermo sotto il sole, per 8 ore: tanta è la dedizione di quel popolo nel servire le divinità del Videogioco! Non potrebbero mai limitarsi a piantare un palo, sarebbe una mancanza di rispetto blasfema!
E ora che per il secondo anno il Tokyo Game Show si tiene lo stesso, anche senza di me, non posso che soffrire un poco al pensiero che una volta quella fiera tanto amata è stata mia, per una volta soltanto.
Naturalmente quest'anno tutta la manifestazione è stata sovrastata completamente dal fantasma di Final Fantasy XV. Ma ormai tutto quello che era possibile dire e mostrare di questo gioco è stato detto e mostrato, anche da me le volte scorse.
Da tempo circolano filmati come questo di 50 minuti tratti dalle scene iniziali del gioco, non adulterate in alcun modo. A distanza di pochi giorni ne sono stati pubblicati altri, tra cui questo, in cui si percepisce un netto miglioramento tecnico, segno che questi mesi di ottimizzazione stanno dando i loro frutti. Ci vuole un certo orgoglio per rimandare la pubblicazione di un gioco da cui dipende un'intera azienda, invece di fare come fanno tutti e pubblicare una patch correttiva un mese dopo l'uscita, mostrando il dito medio a tutti quelli che l'hanno comprato.
Ma a fatica devo parlare d'altro: e trattandosi di Giappone non posso che gettarmi su Metal Gear Solid. Solo che Metal Gear Solid è finito per sempre, il suo creatore esiliato in eterno, e quindi Konami che ancora detiene i diritti prova a spremere qualche soldo dal sacro marchio senza vergogna: ecco a voi Metal Gear Survive.
Tutto sommato mi pare che nel suo delirio Konami dimostri una certa saggezza: mettersi a fare un nuovo capitolo della saga, senza Hideo Kojima, sarebbe stato folle, e dunque si sono limitati a proporci quella che di fatto sembra una mod di quelle che potrebbe realizzare un fan gratuitamente. Questo Survive infatti non è nulla di più che un riuso spudorato degli elementi sia grafici che di gioco di Metal Gear Solid V, riarrangiati in una nuova modalità di gioco multiplayer, peraltro molto banale.
Un giochino umilissimo, che se fosse scaricabile gratis da un sito non ufficiale sarebbe lodevole e ben accolto: ma se Konami maledetta cercherà di spremere troppo denaro da questa roba (e lo farà), si attirerà addosso lo sdegno del mondo. Speriamo.
Run, Mario Run
Se FTR avesse un grande pubblico potrei iniziare questo editoriale con qualcosa del genere "Mi avete chiesto in tanti..." perché effettivamente mi è stato riportato più volte un certo tema. Purtroppo questo sito è frequentato da un numero esiguo di persone che hanno tutte una profonda misantropia e non credo mi capiterà mai di essere assediato dalle domande, quindi inizierò effettivamente così, ma in quanto pura finzione narrativa.
Dopo aver sviscerato la costellazione delle non-nuove console che ci attendono, mi avete chiesto in tanti come mai non abbia ancora spiccicato parola su Nintendo e, soprattutto, sulla sua ultima becera svolta. E' ora di rimediare.
Innanzitutto, diciamo che questa vicenda di Supermario Run comincia con un evento storico che tocca il mondo dei videogiochi solo in parte. Il primo fatto rilevante, infatti, è che Apple ha concesso una larga fetta del suo keynote a un'azienda assai aliena a lei, lasciandole il timone. In concomitanza (chissà quanto casuale) con la presentazione di Playstation4 PRO, Miyamoto è salito in groppa all'evento Apple e lo ha sterzato praticamente verso un Nintendo Direct. Questo, sotto molti punti di vista, è più rilevante di tutto il resto. Sappiamo bene quanto Apple basi la sua comunicazione sui keynote e quanto questi, anche dopo la dipartita di Jobs, siano degli eventi quasi messianici, dotati di inquietante sacralità. Allo stesso modo sappiamo quanto integralista e monolitica sia la comunicazione Nintendo e come la grande N, a sua volta, raramente lasci filtrare informazioni al di fuori dell'ecosistema strettamente controllato dei Direct. Il fatto che entrambe le aziende abbiano cambiato così radicalmente le loro abitudini sembra sottintendere una sinergia che va ben oltre il giochino e che ha delle potenzialità piccanti. Tra le altre cose, parliamo di una delle aziende leader della tecnologia in Occidente e una delle aziende leader della tecnologia in Oriente. Due mostri accumaniti da tante cose quante quelle che li dividono.
A fronte di questa considerazione perde un po' di pepe lo sbarco di Nintendo sul mondo dei cellulari, un atto di "prostituzione" che, in fondo, non stupisce più di tanto dopo l'exploit di Pokemon Go. Se vogliamo Mario sembra fatto apposta per diventare un endless runner e i filmati a oggi disponibili non sembrano dirci che sarà molto più di quello. Ciò che lascia una certa emozione di fondo, se vogliamo, è il fatto di trovarci di fronte a un gioco che sarà prodotto da Nintendo in prima persona e allora viene da chiederci cosa la sua esperienza secolare in campo videoludico possa effettivamente portare all'interno di un genere nato già cristallizzato e dalle pochissime variazioni. Non faccio fatica ad ammettere che Supermario Run è probabilmente la migliore chance che ha il videoludo mobile per dimostrarmi che vale qualcosa di più di quanto l'ho sempre considerato. Nonostante la mia stima imperitura per Nintendo, però, le mie speranze che ci riesca sono comunque piuttosto risicate, se non ridotte proprio al lumicino.
L'altro elemento sicuramente di rilievo è che Nintendo, un'azienda che già oggi ha perso la presente Console War, riesce a far parlare di sé, ma soprattutto ad alzare le sue quotazioni in maniera clamorosa e ingente con delle operazioni abbastanza low cost e assolutamente avulse dall'effettivo movimento videoludico in sé e per sé. Questo potrebbe essere visto come un buon metro della disperazione che evidentemente l'azienda ha addosso per fare certe scelte, ma d'altra parte è anche la dimostrazione che quando si sono difesi certi marchi con le unghie e con i denti, a volte lasciando un po' indietro il puro profitto, questi possono essere usati per fare delle mosse di rilievo quando veramente serve.
Chi vivrà vedrà. Supermario Run uscirà prima per Apple e poi per Android, ma secondo me la collaborazione Nintendo e Apple è appena iniziata. Apple ha, in passato numerosi tentativi abortiti di entrare nel mondo delle console, Nintendo, si vocifera, con NX e la prossima generazione si avvicinerà al mondo degli smartphone. Per certe cose direi proprio che basta unire i puntini.
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