Ficco demoni nelle mie stringhe
Il diabolico Direttore tiene fede al suo ruolo tradizionale, e in questa strip insinua con parole di miele il dubbio nel cuore di Gödel... Ma guardateli, quegli Ingegneri delle Tenebre: è ovvio che si divertono come ricci a fare il loro lavoro (digitare buffi segnetti sullo schermo tutto il giorno)! Pagarli appare quasi immorale!
L'estate continua a scorrere come un grande fiume attraverso la pianura afosa, placido e insensibile allo strazio delle creaturine che vivono sulle sue rive.
Meno male che c'è lei.
Alcune di queste creaturine questa settimana si sono accalcate in un albergo di Las Vegas particolarmente grosso, e immagino con grande dispendio di aria condizionata. Sono stati attirati lì dai giochini di menarsi uno contro l'altro: c'era il loro torneo mondiale, l'EVO 2016.
Da qualche anno ormai mi sono messo a seguire anch'io, naturalmente da due oceani di distanza, questa manifestazione dedicata a un genere che amo tantissimo, pur essendo una pippa. In verità lo amavo di più quando tutti i giochi erano disegnati in 2D, con i pixel ben visibili e ciascuna animazione fatta a mano con amorevole cura.
Oggi perfino l'ultimo baluardo del 2D è crollato: anche King Of Fighters ha compiuto con il XIV la storica transizione, lasciandosi alle spalle la strabiliante, miracolosa pixel-art in alta definizione di King Of Fighters XIII... ma pazienza, cerchiamo di dimenticare in fretta e speriamo che il tempo curi anche questa ferita.
KOF XIV aveva solo una presenza minima a questo EVO 2016, non essendo ancora stato pubblicato, e il XIII è del tutto sparito dalla competizione, se non dai cuori di noi vecchi appassionati.
Lo so, faccio come i vecchi: invece di parlare di questo torneo presente, di chi ha vinto e di chi ha perso, vago tra i miei ricordi senza dir nulla. Ma non sono hardcore, cosa volete che vi dica? Non posso commentare i gesti tecnici di uno come Infiltration, che a quanto dicono FICCA DEMONI NELLE SUE STRINGHE.
Mi devo fidare dei pareri altrui.
Resta il rimpianto per Daigo, il mio beniamino, che è volato fuori dal torneo quasi subito... del resto lo aveva dichiarato lui stesso qualche settimana fa che non era pronto, si è allenato ancora troppo poco a Street Fighter V. Le sue speranze, e le mie, sono tutte per i tornei di settembre nella nostra patria: il Giappone.
Gli resterò fedele nella sconfitta, del resto sono abituato alle cause perse: ma quel che Daigo è stato per noi non può essere cancellato.
Resterà sempre nel mio cuore quel suo modo di tirare shoryuken ignorantissimi che spiazzano tutti, e la sua capacità di prevedere le mosse dell'avversario (quella che nel gergo delle arti marziali giapponesi si chiama “yomi”), anche ora che la Bestia ha 35 anni e si avvia sul viale del tramonto come il suo Ryu, sacca in spalla e solo come un cane, ritirato ma non battuto.
Lo-Rez: arte, storia, web design“Umeshoryu: come uno shoryuken, ma fatto da Daigo.”
The cult of the icon
Ho ben deciso di non spendere un terzo editoriale su Pokémon Go (anche se ieri ho conquistato una palestra), ma purtroppo non riesco ad allontanarmi troppo, perché questo è un altro editoriale su Nintendo. E chi pensa che ci sia una notevole distanza tra Pokémon Go e Nintendo per X ragioni, proprio sentendo la storia di oggi potrebbe capire che non è assolutamente così, ma che anzi il potere di Nintendo è, sempre più, qualcosa di difficilmente misurabile, ma massicciamente presente, tipo le onde gravitazionali.
NES Classic Edition (NES Mini in famiglia) che cos'è? Se dobbiamo attenerci alle notizie è il prossimo prodotto della Nintendo, una specie di miniconsole da tavolo, ma di dimensioni ridotte, con a bordo una serie (30) di grandi classici dell'epoca d'oro del NES, completa di controller (1). Costo: 60 euro.
Se volessimo guardarla con un occhio ingegneristico è un Raspberry PI con un case custom stampato 3D un po' grossino e a bordo un emulatore di NES con alcuni giochi dentro (un po' pochini). Se non consideriamo il controller, che forse avrebbe bisogno di un maker un pochino più skillato (anche se di gente che costruisce controller è pieno il mondo) il tutto potrebbe costarvi circa una 30ina di euro, con anche la feature che potreste caricarvene 90 di giochi, invece che 30 (con una ondivaga valutazione riguardo al copyright dell'operazione).
Insomma, Nintendo vuole vendervi un oggetto inutile, basato su un marchio stantìo, senza concedervi la minima libertà a riguardo e farvi pagare il tutto sessantaeuri.
Sono tutti convinti sarà il più grosso successo del prossimo natale.
Ma voi ve l'immaginate la filiera che ha progettato questo prodotto? Il progettista hardware che ride mentre gli dicono le specifiche tecniche e monta i peggio chip cinesi uno sull'altro ottenendo una potenza di calcolo da discount e comunque QUINTUPLA rispetto il necessario. L'omino che deve fare le grafiche che va a prendersi le riviste di quando era ragazzino, restaura tre quattro pagine e propone tutto al marketing ottenendo l'approvazione. Il tizio del marketing che comincia dicendo 100 giochi e poi va giù fino a 30 con l'ipotesi di farti arrivare gli altri in chissà che subdolo (e costoso) modo. E tutta questa banda di cialtroni riceverà la medaglia per aver realizzato il più grosso successo del prossimo natale.
Abbiamo, sinceramente, perso il controllo dell'effetto nostalgia? Ok, la nostalgia è una brutta bestia e ti colpisce lì dove più fa male. Oggi, poi, le potenziali vittime hanno 40 anni e quindi degli introiti tali per cui 60 euro sono una cifra plausibile da spendere una tantum, ma veramente dobbiamo essere felici di muoverci in questa direzione?
Posso confessarvi tranquillamente che l'oggetto non lascia indifferente nemmeno me, che pure il NES non l'ho mai avuto (ero della parrocchia SEGA, ai tempi). Anche come oggetto-oggetto, al di là della sua funzione, confido che sarà un prodotto realizzato con tutti i crismi perché Nintendo è capace anche di questo (il primo 3DS è lì a dimostrarlo). Nonostante questo, però, sono effettivamente un po' troppi i colpi alle spalle. Se proprio vogliamo lasciare il prezzo lì dov'é almeno si poteva evitare di chiedere 10 euro per un secondo controller. 30 giochi sono un numero ridicolo, considerando anche che non si prevedono espansioni e, a parte ovvi hack, tremo a pensare cosa possano chiederti/offrirti per giocarne altri 30, avendo anche un occhio rivolto verso quello che fa l'eShop N col retrogaming... La console non sembra offrire assolutamente NESSUNA feature più di una console anni 80, nemmeno la possibilità di avere un development Kit che avrebbe potuto aprire scenari interessanti e, sinceramente, l'HD per i giochi NES continua a sembrarmi qualcosa che non sono così curioso di vedere.
Questo NES Classic, poi, potrebbe essere solo l'inizio. Chissà che poi non potremmo avere un SNES fatto alla stessa maniera e poi un Gamecube e poi su, fino a un N64. Non so come stiano a diritti, ma non mi stupirei se anche le macchine storiche SEGA finissero in questa nuova lineup. Se quindi siete appassionati di qualcosa, ma questo qualcosa non è il NES, il mio suggerimento è aspettare un pochino, quello a cui tenete veramente (si, anche il PC Engine, chi lo sa) potrebbe essere solo di là da venire.
A 60 euro.
Beh, 80 nella special edition.
Ma con 100 hai due controller e la pistola zap.
120 e ti do il doppio dei giochi.
150 per il libriccino originale di istruzioni ristampato.
E così via...
(alla ristampa del libriccino di istruzioni avete sbavato, non negatelo)
Cymon: testi, storia, site admin“Viva i pokemon tosti e prorompenti / tutti differenti gotta catch 'em all. (catch catch catch) / Ogni pokemon è il più scoppiettante / furbo e accattivante viva i pokemon ”