Strip
serie
746, 26/12/2015 - Charlton Heston
746
26 . 12 . 2015

Let it go

Dannato Spirito del Tempo. Per quanto uno ci si provi ad affogarlo in densissimo liquore al cioccolato, in ghiaccioli allo zenzero pucciati in gelato alla vaniglia e bergamotto, quel vecchio bastardo trova sempre un camino o un pertugio qualsiasi da cui infilarsi nella fortezza della nostra dimora.
E le lucine? Le lucine sono il Male, ci ipnotizzano con il loro incantesimo di traslazione spazio-temporale sicché siamo risucchiati in un viaggio a ritroso attraverso i container in cui hanno viaggiato stipate a milioni, verso le fabbriche attorniate da città sorte l'anno scorso su cemento scadente nel mezzo dei deserti cinesi, dove i piccoli LED sono stati confezionati da milioni di piccole mani, tuttora più efficienti di qualsiasi miracolo robotico.

Vien voglia di fuggire, come tante Principesse Elsa canterine, verso Fortezze della Solitudine sperdute nelle distese artiche. Ma là saremmo faccia a faccia con le stelle, non più protetti da un strato confortevole di smog: e tra le stelle, si sa, infuriano le guerre.

Sarebbe ridicolo se dopo la strip e l'editoriale strappalacrime della scorsa settimana, in cui fedeli al nostro spirito controcorrente abbiamo straziato il cuore della gente tutta esaltata dall'Episodio VII della famosa saga cinematografica, oggi vi proponessi sulla mia colonna una recensione del film. Noi piangiamo quando gli altri ridono, come Ozzie Osborne, siamo fatti tutti sbagliati. Però una recensione su queste pagine è giusta e necessaria, prima o poi.

Messa da parte per il momento la presenza ingombrante del Film, il film di questa stagione festiva sia per voi Kumiko, Treasure Hunter (2014). Servirà ad estinguere senza pietà qualunque sovrabbondanza di gioia possa albergare nel vostro cuore.
Di là dallo spartiacque del nuovo anno torneremo, forse, a parlare di videogiochi.

Lo-Rez: arte, storia, web design
26 . 12 . 2015

So white

Capita con una certa ciclicità che l'editoriale di FTR caschi direttamente sopra una festa e sicuramente è capitato diverse volte, da quando il sito è online, visto che di giri del calendario ne abbiamo fatti parecchi. In ogni caso si sente sempre una strana sensazione, quando si scrive l'editoriale in questi casi, come se si fosse, per così dire, indiscreti. FTR non può allontanarsi dalla sua legge e quindi non può passare questo momento semplicemente sciogliendosi in melensi auguri, deve continuare a fare l'FTR anche in questi casi, sbattendosene della vita reale là fuori, sbattendosene un po' di tutto. Perché, in fondo, è l'internet stesso a sbattersene del tempo, forse state leggendo questo editoriale ad agosto, perché lo avete trovato in un forum, nessuno può impedirvi di farlo. Sarebbe stucchevole, nel frangente, sentirmi parlare di balocchi e strenne.

Siamo così sganciati dalla realtà intorno a noi da citare, nella strip odierna, un film come I Dieci Comandamenti che di solito passa per Pasqua. Si beh, c'è sempre un gran mischione cinematografico sia in questo periodo che ad aprile, ci tengono tutti a fare qualcosa di biblico, tanto per scaldare l'atmosfera, ma nel mio immaginario il barbone di Charlton Heston è necessariamente un appuntamento pasquale. Un appuntamento pasquale che di certo non verrà facilmente scalzato dalla nuova versione della storia di Mosé messa in piedi con Bale, che, detto fra noi, è proprio inguardabile sotto un mucchio di punti di vista.

Visto l'abbrivio che ho presto con questo editoriale è superfluo dire che anche la recensione che tutti stanno aspettando slitta a settimana prossima. Ma settimana prossima ci sarà, credo di potervelo assicurare. Il cinema è in caldo per lunedì, quindi per weekend prossimo vergheremo l'insindacabile giudizio. Sono anni che parlo di Festa dell'Odio, poi, quindi far allontanare almeno un pochino Natale è quasi buona educazione. Lo sarà, una Festa dell'Odio? Sapete che i miei occhi sono sempre bene aperti sullo zeitgeist e credo che comunque ci siano le condizioni perché la mia ira si scateni. Certo, potreste sbattermi in faccia i risultati clamorosi al botteghino o le recensioni dei vostri saccenti blogger preferiti, ma sapete che questa roba non mi fa né caldo né freddo. Chi vivrà vedrà.

Editoriale rapido e inutile in chiusura. Potrei cedere, ora, a qualche frase sulla neve che cade, sui caminetti e sulle candele, ma il riscaldamento globale sembra averci privato di tutto questo, tra le altre cose, quindi sarei due volte inopportuno. Penso mi limiterò a augurarvi di usare queste feste per godervi un po' di sano gaming e per buttare qualche soldino nei saldi di Steam. Non penso che voi abbiate bisogno di altro.

Wilfred: Nine hundred years. We must look like insects to you.
The Doctor: I think you look like giants.

Cymon: testi, storia, site admin