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serie
724, 11/07/2015 - Pancratium
724
11 . 07 . 2015

La grande morbidezza

La luce implacabile di queste settimane, un bagliore che pare provenire direttamente dal futuro post-apocalittico di Mad Max, fa soffrire soprattutto noialtri: noi che spingiamo senza pietà i nostri componenti elettronici fino a farli fondere, e che cerchiamo di eliminare i fastidosi riflessi solari dai nostri schermi.
Il caldo estivo, o per meglio dire la voragine infernale che pare essersi spalancata sotto di noi, ci induce a pensieri sconvenienti. Cosa potrei mai dire infatti su Street Fighter V? Potrei addentrarmi nelle appassionate discussioni sui dettagli del nuovo sistema di combattimento... e invece no!
Invece, nella mia meschinità, voglio riportare d'attualità una polemica scoppiata ai tempi dell'Electronic Entertainment Expo di qualche settimana fa: quella sulle animazioni dei rimbalzi dei personaggi femminili, giudicate da molti esagerate, indecenti e del tutto fuori luogo in Street Fighter.
Tali animazioni, presenti peraltro solo nella schermata di presentazione dei combattenti, e non durante il gioco vero e proprio, a quanto pare sono dovute a un innocentissimo bug nel codice che gestisce la fisica del gioco.

Certo, Capcom, come no.

Al di là delle smentite ufficiali, a me piace pensare che per un attimo Capcom si sia divertita ad emulare la sconcezza per cui vanno famosi alcuni personaggi di titoli concorrenti: la grande morbidezza di Mai Shiranui in King Of Fighters, ad esempio, o l'intero cast femminile di Dead Or Alive (che in effetti è famoso solo per quello).
Ma questa volgarità non è accettabile in un personaggio come l'orgogliosissima Chun-li, che in 25 anni di Street Fighter e innumerevoli titoli ha sempre dimostrato un'integrità morale incrollabile. Brava Chun-li! Non accetteremo che la tua dignità venga compromessa per assecondare le masse bavose dei pervertiti! Anche in quest'epoca depravata, Chun-li deve restare un simbolo di purezza e innocenza!

...Almeno fino al prossimo SNK vs Capcom.

Lo-Rez: arte, storia, web design
11 . 07 . 2015

Il potere della fotosintesi

Knights of Sidonia, l'ho detto un po' di tempo fa, è indubbiamente il miglior anime che ho avuto modo di vedere da molto tempo a questa parte. La sua prima serie si chiudeva in media res senza troppa soddisfazione per il pubblico, fortunatamente ne è stata fatta una seconda che a sua volta chiude un po' così (credo che dirvelo non sia spoiler), ma rappresenta comunque tanta, tanta qualità

Diciamocelo, di misteri e situazioni spinose ne avevamo, aperte, già in abbondanza alla fine della prima serie. In questa seconda però si è optato per una certa semplificazione, introducendo il personaggio di Ochiai, tornato dalla morte tramite pastrugni Gauna, che si impossessa del corpo di Kunato e rimette in moto gli empi esperimenti che già un secolo prima avevano portato alla quasi distruzione dell'astronave e alla sua punizione definitiva. Il primo risltato di questi esperimenti è Tsumugi, un ibrido Gauna-umano delle dimensioni di un Gardes dotato di incredibili caratteristiche. La trama delle puntate oscilla tutta tra le trame dello scienziato pazzo e il difficile rapporto con la nuova creatura, tra le altre cose estremamente tenerosa nei modi e nel doppiaggio.

Non è che la trama di Sidonia sia un passo avanti rispetto al suo genere tutto o lasci mai spiazzati, anzi, questa seconda stagione, per l'appunto, cerca di essere in tutto e per tutto molto lineare, persino più della prima. Quello che però è un incredibile salto di qualità tra le due stagioni è il livello tecnico che si riscontra in questo Battle for the Planet Nine. Il gioco di luci, spazio vuoto, fantascienza sporca e mostri carnosi è esaltato da una realizzazione che difficilmente ha pari in altri prodotti del suo genere e alla fine la gioia per gli occhi è tale che si perdonano anche certi momenti un po' zoppicanti all'interno della narrazione.
Sidonia è così bello da un punto di vista strettamente estetico, che anche le puntate riempite solo con lunghe battaglie sono una goduria, perché tutto è realizzato nella maniera giusta per tenere lo spettatore davanti allo schermo, coinvolto nel volo dello tsugumori, stretto in cabina accanto al pilota.

Anche la nuova opening, continuando a flirtare con toni militareschi e fasciti un po' inquietanti, è di buon impatto, soprattutto nel suo montaggio con le scene della serie.

Knights of Sidonia: Battle for Planet Nine è consigliatissimo. Ancora siamo ben lontani dal vedere i nodi della vicenda venire al pettine, anzi, sembra proprio che ci si sia impegnati nulla per farlo, ma per una volta godetevi semplicemente dell'animazione fatta con gran classe. Ve lo meritate.

“It's a long way to the top if you wanna rock 'n' roll / It's a long way to the top if you wanna rock 'n' roll / If you think it's easy doin' one night stands / Try playin' in a rock roll band / It's a long way to the top if you wanna rock 'n' roll ”

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