Local Area Network
Lo scorso weekend c'è stato il LAN Party nazionale. Mi scuso se non e' stata citata per tempo, ma come si sarà capito non sono uomo da e.sport. Non nego che sia stato un evento importantissimo per i videogiochi in Italia, e senz'altro la miglior manifestazione in cui trascorrere un weekend settembrino. Capisco come queste convention siano un'occasione per incontrare in carne e ossa i teammate coi quali si gioca ogni giorno, un'occasione anche per mostrare il proprio PC truccato e addobbato in modo tamarrissimo (con quelle luci stroboscopiche collegate all'hard-disk che lampeggiano attraverso un oblò nel case), e poi c'e' ovviamente l'importanza del torneo in se'. Io non gioco per vincere ne' per sport. So che certi giochi sono fatti per questo, e un titolo come Counter-Strike rende il meglio solo se si ha questa particolare attitudine, ma questi giochi mi interessano meno di - ad esempio - un emozionante RPG singleplayer o una campagna di un RTS.
Non ho la volontà di dedicarmi interamente a un genere, anzi, a un singolo gioco, per arrivare a dominarlo. Preferisco provare un po' di tutto, prendere il meglio dai generi più disparati, senza - purtroppo - approfondire nulla. Saltello come un coniglio tra strategic-RPG portatili e sparatutto a scorrimento 2D.
Sto per fare l'annuncio che tutti aspettavano: ho finito Neverwinter Nights. Se aspettate la versione italiana, oppure aspettate la versione budget, oppure aspettate che ve lo presti un amico, o se state ancora arrancando faticosamente cercando di arrivare in fondo, non vorrete certo rovinarvi la sorpresa. Dico soltanto che di sorpresa da rovinare ce n'è davvero poca, credetemi: la fine e' una pura formalità. Perlomeno gli avventurieri veterani che cercano la sfida saranno accontentati: lo scontro finale e' di una difficolta' bastarda.
Mi ha un po' deluso, NWN, pur non avendo reali difetti. Non lo consiglierei a chi ha intenzione di giocarlo solo in singleplayer: i precedenti giochi di Bioware sotto questo aspetto erano meglio.
La scena dei picchiduro da sala giochi ha sempre avuto fascino su di me, e in queste settimane ho seguito con interesse il fioccare di indiscrezioni su King Of Fighters 2002. In questi giorni si sta svolgendo il beta-test in alcune sale giochi di Tokyo, e i fortunati prescelti che vi partecipano riescono ogni giorno a trafugare qualche informazione riservata, pena la morte (?!) se fossero scoperti dai severi agenti di Playmore/SNK. Onore a questi valorosi, che mettono a repentaglio tutto per offrire al mondo notizie preziose, come una variazione nel danno del Rising Knuckle, o la composizione del Korea Team, o il numero di hit permessi dal Diamond Edge di Kula. E onore anche a noi, qui in Occidente, che perdiamo la testa tra ideogrammi e foto sfuocate, tirando a indovinare su quale sarà il boss finale in questo nuovo capitolo della serie più importante degli ultimi anni. Be the fighter!!
Nella sezione dell'arte vi aspetta un nuovo wallpaper, piuttosto strano.
Lo-Rez: arte, storia, web design“Warning! The big enemy is approaching at full throttle. According to the data, it is identified as 'Butsutekkai'.”
Creature della foresta
Ieri un folletto malefico ha deciso che io non veda più applet java nel mio fido Internet Explorer 5.5. Vi assicuro che prima di giungere a questa conclusione ho cercato spiegazioni più plausibili, ma visto che nessuna copia del Necronomicon originale è stata finora recuperata, nessun antico dio è stato riesumato dalla sua tomba e dato che gli alieni prima del 2012 tanto non vengono sono arrivato per esclusione alla teoria del folletto.
Sarà magari stata anche la (pesante) lettura del Silmarillion ha spingermi su questa strada, ma se ci pensate non è poi così assurdo credere che un esserino magico alto trenta centimetri sia andando a pasticciarti il codice del mio browser, tanto si sa che nei programmi Microsoft entrano cani e porci, non vedo perchè tenerci fuori gli gnomi.
Comunque sia spero di uscire presto da questa mia ennesima disavventura informatica, in fondo le procedure da seguire in questo caso sono ormai abbastanza standard e riassumibili in una sola, magica parola: reinstall. Di cosa e in che forma lo vedremo più avanti. La cosa più paradossale però è che mi rompe non riuscire a visualizzare il java contenuto nelle pagine web che navigo quando su ardisco tengo non meno di 150MB di lussurreggiante JDK (ah il JDK...ci ho fatto il ganassa fino a non molto tempo fa e mi sono divertito tanto...Adesso lo ho mollato un po', a dire il vero).
Torniamo sul pezzo: finalmente, dopo tante attese, è uscito il demo di Unreal Tournament 2003, l'FPS multiplayer-oriented (ma neanche tanto se si considera come programmano i bot alla Epic...) che dovrebbe imporsi nella sua nicchia di mercato nel prossimo futuro. Quando ne ho parlato qui in casa i criceti del mio PC mi hanno presentato una petizione e si sono appellati alla convenzione di Ginevra per dirmi che noooooon ce l'avrebbero fatta ergo non mi rimane che parlarvi dei pareri altrui e delle mie personali sensazioni (se fossi iscritto all'ordine dei giornalisti credo che meriterei una multa, ma per fortuna non ci sono iscritto). Una cosa che ho sentito dire da più parti è "Tho! gira anche sul mio PC!", un commento che, da che mondo e mondo, ha sempre avuto un certo peso nel nostro ambiente. Unreal Tournament, pure con tutti i suoi giochetti luminosi e similari, sembra richiedere un processore "onesto" (cioè comunque superiore al mio...vabbè) e una scheda video "buona e giusta" (cioè comunque superiore alla mia...certo che mi piacerebbe vedere i requisiti hardware di un gioco scritti così sulla scatola...). Il motivo per cui molti hanno sottolineato questo fatto, forse, risiede nelle dichiarazioni che spesso vengono fatte dall'altra parte della trincea, relative a quel Doom3 che, ancor prima di uscire, ha già fatto incetta di premi (bha...per me sono misteri delle fiere). Se mai avessi voglia di impelagarmi nella annosa diatriba Quake vs. Unreal o meglio id vs. Epic mi schiereri mille volte dalla parte di Unreal visto che sono tutt'ora accanito giocatore (single-player) di UT, quindi non è il caso che venga a toccare tasti dolenti per il solo gusto di farlo, però mi da spesso fastidio la politica di spremere fino all'osso tecnologie non ancora in commercio. L'informatica dovrebbe essere il territorio della massima ottimizzazione (per fare un po' di storia nei tempi antiqui il viziaccio di usare il processore "successivo" ce lo aveva la Origin...ricordo ancora quando tirarono fuori dal cappello un simulatore di elicotteri che pretendeva il Pentium quando ancora tutti avevano il 486...).
Un piccolo risultato ottenuto a causa del folletto malefico di inizio editoriale: Netcaptor, per quel poco che ho provato ad usarlo, sembra proprio un bel browser leggero e comodo. Peccato che si sia scelto di distribuirlo con una politica di shareware "duro", ovvero con copia limitata a quindici giorni, perchè altrimenti avrei potuto anche prendere in considerazione l'idea di usarlo come mio navigatore ufficiale.
E dopo il consueto consiglio della nonna, gente, è ora che ci si lasci. Baci e abbracci (solo per gli utenti femminili, i maschi si accontentino di una stretta di mano).