L'eredità
La lingua è una cosa viva. Le danno forma gli usi e i costumi delle moltitudini, e se nell'uso comune vale l'espressione “adottare un programma” non è per caso. I programmi sono creature con i loro bisogni e le loro necessità, come ci mostrano chiaramente i seguiti di Matrix: averne cura è un mestiere a tempo pieno, che richiede dedizione e spirito di sacrificio, proprio come con i figli veri.
Parlavamo solo una settimana fa di come alcuni titoli di grande peso siano stati annunciati con troppa leggerezza: uno Street Fighter V buttato lì senza preavviso ha gettato la comunità in uno stato di shock da cui stiamo ancora cercando di riprenderci. Ora è stato mostrato un primo incontro completo, e i maniaci anche nostrani si sono subito messi ad analizzarlo nei minimi particolari, alla ricerca di indizi sulle meccaniche di gioco.
Bravi, e grazie! Tenete sempre viva la fiamma della passione.
Io sono troppo tenero per distinguere se l'animazione del calcio basso forte di Chun-Li è più simile alla sua interpretazione in Street Fighter 3s o nell'Alpha 3... davvero non saprei se il chip damage che si nota scorrendo certi momenti fotogramma per fotogramma sia più grande del solito, e men che meno posso prendere questo fatto come una grave offesa personale, eppure per alcuni pare come se Yoshinoro Ono in persona, reintroducendo in questo capitolo V il guard break, avesse voluto insultare pesantemente i nostri cari defunti.
Tante polemiche, tanto pessimismo intorno a questo titolo sono solo il segno della sua popolarità: siamo all'alba di una nuova era, l'erede della dinastia ha emesso i primi vagiti, e comunque vada a finire è bello essere qui, ora, e far parte della storia anche solo come folla anonima.
Lo spirto guerrier
Non importa quanto tu abbia coltivato misantropia e distacco negli anni, il Natale arriverà e ti ghermirà come un triste mietitore coperto di lucine e fiocchi di neve finti e ti porterà fuori di casa ogni giorno, trascinandoti a vagare per la città mentre questa soffre le pene del ghiaccio, della nebbia e dell'umidità. Non contento, il Natale ti porterà in luoghi dove si mangia e tu mangerai. Oh si, supplicherai e ti lamenterai del fatto che sei grasso, che non digerisci più bene, che non è che hai tanto appetito, ma la verità è che mangerai, mangerai così tanto che tutte le volte che sentirai parlare di fame nel mondo nel mese successivo avrai rimorsi di coscienza.
Questo, un pochino, dovrebbe spiegarvi perché FTR si aggiorna ancor più tardi del tardi a cui, ahimé, vi sta abituando e vorrebbe anche essere una specie di augurio di buone feste, nella forma che noi della tana troviamo meno imbarazzante.
Lasciandoci indietro le feste potrei parlarvi di videogiochi, che ci crediate o no, ma non lo farò. C'è un gioco, in particolare, su cui vorrei ragguagliarvi, ma penso che aspetterò un momento di calma maggiore e poi c'è la scena, su cui ha senso riflettere. Ci sono alcune dinamiche così grosse e massicce che potrebbero meritare un editoriale. Eppure, che ci crediate o no, non farò nulla di tutto questo, il ritardo oggi mi imbarazza tanto che non cercherò nemmeno di essere professionale. E poi lo sapete, non amiamo le feste in quanto momento conviviale in cui essere più buoni e più amichevoli, questo è vero, ma capiamo che esse servono anche per permettervi di staccare, correre via, divertirvi. E allora perchè mettervi addosso del grigiore o dell'ubbia cercando di sviscerare assieme a voi temi seri e estremamente tecnici? Molto meglio perdersi in un fiume di parole inutili e sconnesse, intercalate da qualcosa che assomiglia (ma non è) &quuot;Buon Natale" o "Auguri".
Ci sarebbe poi, tanto per coprire tutto il nerd-dome, anche lo Hobbit, di cui si rumoreggia, più che parlare. Sinceramente avevo apprezzato abbastanza il primo capitolo della nuova saga, visto al cinema, ma quando poi avevo recuperato in TV il secondo ero rimasto un po' meh. Non ho sinceramente voglia di andare a vedere questo terzo film al cinema, ormai mi sembra veramente solo del "more of the same" montato su una struttura raccogliticcia e che lo giustifica a stento. Se magari verrò trascinato comunque in sala potrò forse dedicarmi alla recensione, ma a oggi il dato che mi importa raccontarvi è che non ho proprio voglia di andare a vederlo.
Chiudiamo qui questo editoriale stringato e natalizio, sperando che vi regalino console e videogiochi o anche solo quei freddi e squallidi codicilli da inserire su siti internet per ottenere console e videogiochi virtuali. Natale è comunque un bel momento per avere in casa un videogiocatore, anche se di età sballata. Sai sempre cosa regalargli e non devi ripiegare sul solito maglione. Ma guai a voi se ripiegate sul maglione.
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