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626, 27/07/2013 - Keywords
626
27 . 07 . 2013

Facce brutte e tanto sale

Così comincia la giornata tipo dell'angioletto Bob: svegliato dalla telefonata di un utente insipiente con un problema ridicolo, come capita a tutti gli Amministratori di Sistema da che mondo è mondo... povere bestie.
Almeno Bob ha il letto in un data-center, incastrato tra pareti di server raffreddati da gelide lame d'aria dirette con precisione chirurgica. Aria condizionata gratuita e a volontà: di questi tempi non è un lusso trascurabile.

Vorrei tornare un momento su Pacific Rim, il film pseudo-recensito sia da me che da Cymon in stereofonia la settimana scorsa. Già il fatto che entrambi ne abbiamo parlato in parallelo, come non succedeva da un sacco di tempo, proietta il film in quella dimensione mitica che è stata propria di poche opere nell'ultima dozzina d'anni... peccato che il film non sia tutto sommato un granché.
La reazione di quelli come noi alla visione di Pacific Rim è stata più che altro facce brutte e tanto sale, per tutti i motivi elencati da Cymon nella sua colonna. Io invece sono meno cattivello, e non ho avuto il coraggio di riconoscere fino in fondo il tradimento e la delusione. Ho detto e ripeto che mi accontento, persino di un film che prende i miti della nostra infanzia di bimbi duri e ne fa il solito torrone stucchevole che si vede nei cinema tutte le estati. Mi accontento dei bei design di mostri e robot, tutti con nomi irresistibili, e degli sprazzi di autentico amore per il materiale originale. Il mercato clandestino dei rimedi a base di kaiju è un'idea che potrebbe da sola sostenere molte storie, e così apprezzo anche la scelta di non ridurre i kaiju a semplici alieni, ma di mantenersi fedeli alla loro origine di macchine da guerra mandate a invaderci dai veri cattivi (che purtroppo sono poco caratterizzati, senza dubbio per far spazio a un seguito).

E poi devo ritornare sull'EVO 2013, il tornei mondiale di giochi di combattimento che si è tenuto un paio di settimane fa. Come dicevo ho seguito in diretta la finale di KOF XIII, impreziosita da un ciccione messicano che dopo ogni round vinto annuiva lentamente tra sé, dietro gli occhialoni scuri, come se fosse egli stesso parte di un fondale animato del gioco.
L'apice dello spettacolo è stato ovviamente il torneo di Street Fighter IV, che ha riservato non poche sorprese. Daigo la Bestia è arrivato solo settimo, ma ha dichiarato che resterà fedele al suo Ryu anche se non è tra i personaggi più forti. A dire il vero è diventato difficile dire quali siano i personaggi più forti, perché dopo gli ultimi bilanciamenti tutte le certezze sono venute meno, tanto che tra i primi classificati non c'è neppure un Sagat, un Rufus, una Chun-li, e addirittura il vincitore di quest'anno usa Gen, un personaggio che prima di oggi non si filava nessuno. Sono salite alla ribalta persino Ibuki e Makoto, due dei miei personaggi favoriti che però da sempre venivano giudicate completamente inadatte a competere ad alti livelli... e invece la fanciulla karateka un po' maschietta ha tirato badilate a tutti quanti.
L'EVO Moment di questa edizione 2013 è senza dubbio la semifinale in cui Infiltration, il campione in carica, dopo una serie di sconfitte cambia personaggio spiazzando tutti e seleziona Hakan. Ora, vedere Hakan in un torneo professionistico sarebbe un po' come vedere Haiti a una finale dei mondiali di calcio: è un personaggio-beffa, che si usa giusto perché è divertente (è un wrestler turco tutto unto di olio). Naturalmente nelle mani di Infiltration è diventato pure lui un personaggio temibile, e ha aperto in due l'avversario vincendo ampiamente la partita.

“You’re from the ‘70s /
But I’m a ‘90s bitch”

Lo-Rez: arte, storia, web design
27 . 07 . 2013

Everybody dance now

Nella lunga estate calda (lunga si fa per dire, visto che è cominciata due settimane fa, si e no) incredibilmente il Comicon ha titillato le nostre vibrisse più di tante fiere di videogiochi rinomate. Perché nonostante nell'era del tramonto dei nerd ormai in ogni cosa si possa vedere la sua mercificazione, la sua pianificazione e il suo sputtanamento siamo ancora avidi di Eventi e poiché gli Eventi sono sempre di più gli EVenti sono sempre di meno, degli EVEnti se ne vede uno ogni tre quattro anni e l'ultimo EVENto sarà stato nel 98 o giù di lì.
Di cosa vibra il nerdmondo, dunque. Bhe, la passione per dottor Who, a livello mondiale, sta raggiungendo un apice delirante. La congiunzione del 50enario a novembre e la rigenerazione di Smith a dicembre, più tante teorie assurde sul ruolo di Hurt mischiate a altrettante teorie assurde su chi interpreterà il 12esimo dottore fanno si che ormai si sia arrivati a reali livelli di isteria. E' un peccato che Dottor Who non sia mai arrivato con molta forza in Italia. Cioè, non mi aspetto la prima serata su Italia 1 con speciali della Toffanin prima, no, ma almeno sarebbe stato carino che avesse creato negli anni una comunità irriducibile come è capitato per Star Trek. Il fenomeno Who invece è sempre stato molto inglese e ha schivato quasi completamente le nostre terre, così oggi, nonostante stia per raggiungere il suo apice, è realmente difficile trovare chi ne parla (io, come sapete, non conto granché).
Intanto la guerra dei mondi fumettari mostra ogni giorno scene di panico. La fase due Marvel è ormai una gioiosa macchina da guerra che procede per la sua strada, con una fomentazione dell'hype da più parti orchestrato in modo talmente preciso da apparire freddo davanti ai miei stanchi occhi. Dall'altra parte il mondo DC si ritrova con un ritardo mostruoso che purtroppo Man of Steel non ha colmato per N motivi e ormai ha deciso di gettare tutto il mazzo sul banco. Intendiamoci, amici, desideriamo un film su Superman VS Batman all'incirca da quando esistiamo, ma personalmente sono ancora in quella fase in cui lo temo più di quanto possa volerlo per cui non mi vedrete portare in casa le casse di champagne almeno per un po'.
L'unica speranza è che il film saccheggi (come, di fatto, ha fatto la trilogia di Nolan) in modo irrazionale e indiscriminato il meglio della letteratura fumetta a riguardo dei duetti dei due personaggi perché ce ne sono di incredibili (in ordine sparso: Dark Knight Returns, Kingdom Come, Hush). E' un terno al lotto che si intreccia a doppio filo con qualcosa di ancor più criminale, ovvero il DC Universe, lo specchio del Marvel Universe che dovrebbe intrecciare tutte le opere di tutti i media che verranno realizzati in futuro, impiastrocchiando assieme Arrow, Superman, Batman e chissà cos'altro. Un'attività incontrollata e, a mio parere, debileratamente autolesionista.
Non sembra esserci all'orizzonte invece niente sul fronte robottoni. No, non parlo del seguito di Pacific Rim, che può esserci o non esserci, ma in questo senso è irrilevante. Parlo dello zeitgeist, parlo dell'eccitazione diffusa e assurda per cui tutti, tra le colline del cinema, si mettano a parlare di robottoni giganti. Non vedo salire il fronte di quest'onda e mi sarebbe piaciuto. Per ottenere il nostro film non dobbiamo rifiutare nessun tentativo. E' il sacrificio che ci tocca.

Il gadget nerdo nel giorno è Spotify. Mi ci sono tenuto lontano a lungo perché è una roba con un client e ovviamente un client linux non è mai una cosa facile da fare, sia mai. Poi ho deciso di usarlo mediante la app chrome e mi ci sono appassionato. Continuo a non riuscire ad affezionarmici come fu per Pandora, ma almeno mi permette di essere musicalmente capriccioso in modo più efficace di youtube. Certo, vai a spiegare cosa significa aver voglia di musica quando ti va giù l'internet, ma non si può avere tutto. Questo tipo di servizio è la radio del futuro? Forse si, non per niente non rinuncia mai a un certo pizzico di randomicità che ti permette di vagare su e giù per gli archivi musicali mondiali ed è il perfetto sottofondo delle attività al PC.

Vi lascio con una nota: ho preso Sola To Robo per (3)DS, solito acquisto compulsivo da 10 euro. E' un gioco di una facilità disarmante, ma è una bella storia disegnata molto bene. A meno che non si sia allergici al furry

“Il lavoro debilita l'uomo / è sempre ora di chiedere ma che ore sono / ore straordinarie per impiegati mai domi / niente come la noia sa uccidere i cromosomi ”

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