Strip
serie
488, 13/11/2010 - Tool per scimmie di mare
488
13 . 11 . 2010

La cura dei dettagli

Nella strip odierna il nostro Neo impara a sue spese che a volte dovrebbe stare più attento a ciò che desidera... se scrivere codice fosse semplice, dopotutto, non ci sarebbe bisogno di un essere umano per farlo (©2000 Larry Wall). E noi saremmo disoccupati.
Per quanto riguarda le “scimmie di mare”, sospetto che Cymon avesse in mente Seamonkey quando ha scritto il copione, oppure era in preda a visioni allucinatorie... chissà.

La settimana scorsa l'editoriale era dedicato a quanto sono belli i giochetti indie, a quanto mi sto divertendo con i giochetti indie, e via discorrendo. I giochetti prodotti da manipoli di fanatici semiprofessionisti, distribuiti solo online su posti come Steam o Xbox Live, spesso sono più attraenti dei Kolossal da decine di milioni di $ pubblicati dai grandi editori; in fondo solo loro i veri eredi dei giochi shareware che si trovavano un tempo sui dischetti allegati alle riviste... parlo di un tempo così lontano che perfino io non c'ero, all'epoca.
La scena di questi giochilli a basso costo è interessante anche perché gli autori sono molto più inclini a condividere con il pubblico le loro scelte e tutto il loro processo creativo: in altre parole, chiaccherano sui loro blog. A volte si trovano perle di programmazione come questo articolo su Canabalt, in cui l'autore descrive i dettagli tecnici del famoso gioco in Flash. Fa impressione come anche dietro a uno dei titoli più semplici e spogli che si possano immaginare (in Canabalt dopotutto si può solo premere un tasto per saltare) c'è una complessità notevole: l'immediatezza infatti è una qualità che si ottiene soltanto curando i minimi dettagli in modo maniacale.
Questo discorso sulla cura dei dettagli mi porta a parlare di Fallout New Vegas, dove la cura dei dettagli non esiste. Mi diverto sempre a parlare male di un RPG occidentale, anche se New Vegas ha una direzione artistica molto carina (ma banale!), e dunque non posso non citare i gravissimi problemi di stabilità che affliggono il gioco, soprattutto la versione PC. Tutti sono d'accordo nel dire che il gioco in sé è stupendo, ma tutto questo splendore si può assaporare soltanto a prezzo di indicibili sofferenze, capaci di mettere a dura prova anche il più ottuso videogiocatore di computer. I bug nei giochi PC non sono certo una novità, ma New Vegas ne è talmente infestato che la decisione di metterlo in scatola e venderlo così è semplicemente immorale.
Eppure, nonostante il disprezzo così evidente dimostrato dall'editore nei confronti dei giocatori, la sua insopportabile e smisurata arroganza... i giocatori non si sono lamentati più di tanto. Penso che questo la dica lunga sulla tristezza della situazione videoludica per PC. La gente è maltrattata da così lungo tempo, ormai, che si è rassegnata, e spende in silenzio i suoi 49.99 euro per un software non funzionante.

Ho dato spesso dei giudizi molto duri sui giochi di ruolo per PC, e non perdo occasione per ridicolizzarli senza pietà. A suo tempo però feci un'eccezione per The Witcher. Trattavasi di un titolo sopra la media nel suo genere, a cui mancava un gran lavoro di rifinitura per cui sostanzialmente servono tanti soldi.
Il suo seguito sembra abbia a disposizione un budget ben maggiore, e sono fiducioso: questi video di gameplay di The Witcher 2 sono molto convincenti. La qualità tecnica è formidabile, e perfino l'arte sembra quasi decente! La trama e la giocabilità sembrerebbero notevoli anch'esse, ma non voglio sbilanciarmi visto che anche le prime 2 ore di The Witcher promettevano tantissimo... e poi il gioco si spegneva completamente.

In chiusura voglio rivolgere un pensiero all'autore di XKCD, che a quanto pare smetterà per un poco a causa di problemi familiari. Non oso chiamarlo “collega”, anche fa un webcomic come noi, perché XKCD è decisamente su un altro livello, come dimostrato anche dal suo successo di pubblico.

Lo-Rez: arte, storia, web design
13 . 11 . 2011

Ludopatia

Sono le tre di notte e vi trovate ancora davanti al vostro computer. Vi trovate lì perché, in qualche modo, considerate realmente importante guardare le spalle dell'omino armato che avete davanti. Oppure siete convintissimi che l'esercito crede in voi e di certo dovete essere presenti mentre attraversa il deserto per sconfiggere il vostro odiato nemico. Oppure vi trovate in un tunnel che, siete convintissimi, vi porterà a un vero tesoro, a patto di distruggere il mostro che gli fa la guardia.
Eppure, nonostante tutte queste convinzioni, l'unica cosa che conta è che l'indomani dovrete andare a studiare o lavorare e la vostra sveglia suonerà alle sette e mezza di mattina, quello che, a conti fatti, avrà più rilevanza, sarà che qualcun'altro, in casa vostra, si alzerà alle tre di notte per andare al bagno e vi troverà ancora incollati allo schermo, come zombie, come drogati, come persone che hanno perso contatto con l'universo. Se almeno aveste ancora quindici anni e ad apparire sulla porta della stanza fosse vostra madre, potreste convincerla che state solo visionando tonnellate di materiale porno e la fareste contenta. Invece data la vostra età e il vostro status è inquivocabile il fatto che state giocando e a questo mondo non esiste attività più viscida, lasciva o meschina (il porno comunque lo avete spostato alle cinque di pomeriggio).
La nostra società moderna ha già trovato un nome alla vostra condizione, si tratta di "ludopatia" ed è una dipendenza. Significa che avete costretto il vostro organismo a impegnarsi con un bisogno superfluo e tossico che ruba le vostre energie e ha effetti deleteri sul vostro organismo. Le dipendenze, bene o male, sono tutte così. Siete persone malate. Non avete la polmonite, siete scampati agli orecchioni, ma avete la ludopatia. Andate curati.
Questo atteggiamento è l'ennesimo segno che il mondo intorno a voi sta perdendo contatto con la realtà.
Torniamo indietro di una decina di anni, dopotutto col venticinquesimo anniversario di Ritorno al Futuro possiamo farlo, a quei tempi esistevano delle cose chiamate "hobbies" e "passioni". A volte erano sport (anche se lo sport ha sempre avuto uno spazio particolare nell'immaginario collettivo) a volte delle cose un po' più particolari, come la numismatica, la filatelia, il modellismo, la pittura. Ognuna di loro aveva un costo, a volte elevato e ovviamente necessitava un certo impiego di tempo. Attenzione, però, la gente lavorava comunque otto ore al giorno per cui, comunque, molto spesso, si trovava a gestirle in orari improbabili, perché no, di notte. Le persone, ai tempi, nei loro hobby e nelle loro passioni si fissavano degli obiettivi, a volte complicati, e li raggiungevano stando in piedi la notte, mettendo via i soldi, impegnandosi. Erano belle persone, perché avevano degli obiettivi e non intendevano mollare prima di averli raggiunti. Intendiamoci, chi fa volontariato e occupa il tempo così è ancora meglio, eh, però quelle erano persone che sentiva dentro il bisogno di essere determinati, il bisogno di riuscire, a volte con una controparte di premi irrisoria, semplicemente perché la sfida con loro stessi faceva parte di loro stessi.
Voi, attaccati ai videogiochi fino alle tre di notte, immersi nella loro realtà e nella loro storia, fianco a fianco coi loro personaggi, siete così. Avete una passione, avete un fuoco che vi brucia dentro, avete deciso che davanti a voi c'è qualcosa che può sfidare il vostro io e pensate di poterlo mettere in gioco, vedere se effettivamente siete capaci di affrontare la sfida. Siete così determinati che potete anche rinunciare a qualche ora di sonno, potete dedicargli un po' del vostro tempo libero, potete spendere in quello tutta la determinazione e voglia di fare che tanto, nelle altre attività della vostra vita, trova sempre meno spazio d'impiego. Avete ancora bene in mente le priorità, ovviamente, sapete come rapportarvi coi vostri amici e i vostri parenti, sapete quali sono le vostre responsabilità e i vostri doveri, però, semplicemente, quando vi trovate di fronte all'enigma da risolvere, non siete affatto convinti di dovervi spendere dentro il minimo sindacale, ma credete che dovete saltare oltre l'ostacolo, spingere un po' oltre quello che sarebbe la norma, quella linea grigia di medietà che è parte di voi, ma non detta legge su di voi.
L'uomo è stato dominato per secoli dalla paura del vuoto, della solitudine, della desolazione. Sembra che però, oggi, per superare questa paura, abbia deciso di flirtare con vuoto, addomesticarlo, chiamarlo a sé. Veniamo svuotati di ogni desiderio di andare al di là del nostro standard, veniamo indotti ad accamparci lungo la linea grigia, ci viene detto che è per il nostro bene, ci viene detto che il vuoto è un luogo accogliente, perché è assenza di minacce, assenza di pericoli. Non si pensa che sia assurdo perdere una notte di sonno dietro un raid in un labirinto di non-morti, si pensa che sia assurdo perdere una notte di sonno per qualsiasi cosa, perché al di là di spendere denaro per potersi circondare degli oggetti e dei totem adatti alla propria condizione sociale, non ci si capacita di poter spendere nient'altro per qualcosa di inconsistente, labile, eppure assolutamente non effimero, qualcosa che sta giusto un passo al di là della vita reale.
Quindi voi che ancora siete pronti a credere in un obiettivo e che riuscite a tenere a questo obiettivo, senza porvi domande su quanto sia stupido e soprattutto senza porvi domande se, in questo mondo, quell'obiettivo conti veramente qualcosa, bhe, siete delle persone malate. Ma siete delle belle persone, perché nelle piccole cose che circondano la nostra vita sapete ancora credere e avete imparato che è quello in cui si crede a essere veramente reale. La maggior parte della gente pensa che solo in ciò che è reale si può credere.
Per cui buonanotte, coniglietti malati, qeusta notte non andrete a dormire. C'è uno stregone oscuro da abbattere o un generale da sconfiggere. C'è un esercito da aiutare e uno zombie da massacrare. Probabilmente già domani la vita reale non vi permetterà di assolvere a tutti questi importanti compiti quindi godetevi la serata, buttateci dentro tutto quello che credete ci sia bisogno di buttare. Ma, ricordatevi, siete malati. E l'unica speranza che vi è rimasta è non guarire mai.

“Nemmeno Freud saprebbe spiegarmi / perchè la notte sogno di aumentare le armi. / Perché la terra mi pare talmente maligna / che in confronto Silent Hill assomiglia a Topolinia.”

P.S. Naturalmente le scimmie di mare della strip sono un omaggio a Zorflick. Ho già scritto che la nostra età dell'oro del webcomic è già passata. Fortunatamente Zorflick è rimasto.

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