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serie
471, 09/07/2010 - Necessità aziendali
471
10 . 07 . 2010

Pali della luce in FullHD

La prossima volta che dovete trovare il coraggio di avanzare richieste ai vostri superiori sul lavoro, pensate al nostro Neo, che deve più o meno scendere all'inferno per raggiungere l'ufficio del suo Direttore.
Ad ogni modo la fame di Banda è insaziabile in qualunque Ingegnere, figurarsi poi se è un Ingegnere delle Tenebre come i protagonisti della nostra serie Jobs... condannati dai loro gusti di nicchia a fare sforzi enormi per procurarsi le uniche cose che danno loro piacere. Altro che buttarsi sul divano e pigiare il telecomando!

Ad esempio, prendiamo Evangelion. Io e Cymon abbiamo sempre guardato i cartoni giapponesi da bambini come tutti gli altri bimbi bravi, ma da adulti non ci possiamo definire certo degli appassionati cultori di manga o anime. Guardiamo qualcosa ogni tanto, Cymon legge anche qualcosa (tra qualche secolo forse anche in lingua originale)... ma non possediamo la cultura enciclopedia del settore che può vantare un vero otaku. Questa sfiga non ce l'abbiamo: almeno una!
Eppure Evangelion ci accese molto, al tempo in cui venne trasmesso in italiano da MTV, al punto che ne abbiamo fatto una miniserie su questo stesso fumetto, Neon Genesis Coniglielion. Correva l'anno 2002.
Chi si leggerà gli editoriali dell'occasione (qualcuno dei lettori più ossessionati potrebbe perfino ricordare quegli editoriali letti tanti anni fa, povero lui), vedrà come il buon vecchio Neon Genesis ci fece arrabbiare parecchio, anzi ci fece impazzire di frustrazione per le ottime idee gettate un po' a catafascio.
Ma! La riscossa arriva ora, nel 2010, sotto forma di Neon Genesis Evangelion: Nuova Edizione Cinematografica (?). Sono quattro film che in Nippolandia sono usciti (forse?) anche al cinema, e che in ogni caso gli spettatori di tutto il mondo possono vedere tramite i soliti canali di distribuzione. Per ora ne sono usciti due, Evangelion 1.11 e 2.22 (???), gli altri dovrebbero arrivare entro l'anno. È roba buona. Evangelion è forse l'anime principe di tutti gli anime moderni, e con le sue riedizioni varie si potrebbe fare una montagna più alta del monte Fuji. Questo progetto, nome in codice Rebuild Of Evangelion, poteva essere la solita iniziativa per spremere ancora un po' i miserabili fan... invece si sono impegnati a fondo, hanno ridisegnato tutto in Full HD e soprattutto hanno reimpastato gli episodi della serie originale, condensando praticamente tutto in due film e raccontando un nuovo finale negli altri due.
Anzi, le novità sono talmente tante che parlare di rifacimento della serie è riduttivo: c'è una nuova pilotessa adolescente, un nuovo look per molti Angeli, certi retroscena incredibilmente interessanti sulla base lunare della Seele (da dove proviene la Lancia di Longino): tutto è più denso, più chiaro grazie a qualche spiegazione data in anticipo, e sono stati contenuti gli attacchi di depressione dell'odioso protagonista e i conseguenti 5 minuti consecutivi di sproloqui senza senso e inquadrature fisse.
Sono rimasti però tutti gli elementi della tradizione: le cicale, la campanella della scuola, le stazioni dei treni nella calura del pomeriggio, la vita quotidiana e ripetitiva dei vari personaggi, le loro pose sconce nei loro futon durante la notte, le scene sotto la doccia, gli accenni di incesto e pedofilia, le grandiose sequenze tecnologiche con la celebrazione quasi imbarazzante dell'ingegneria giapponese, i palazzi che scendono nel sottosuolo per il coprifuoco, le armi a energia che succhiano l'energia elettrica di tutta Tokyo per un solo colpo, i commenti sulle cabine degli Eva che hanno l'odore della madre di Shinji... e gli Eva stessi, capolavori di design industriale, più organici e umani che mai. E tutto è più emozionante, più convincente: perfino le immancabili inquadrature dei pali della luce in risoluzione 1080p fanno una figura eccezionale, e quando tutti i grattacieli di Tokyo-3 vengono disposti in scala e il robot gigante ci corre sopra per spiccare il salto e colpire l'angelo, siamo tutti in cabina a urlare insieme al pilota adolescente, in lacrime e con la bocca spalancata.
Non ricordavo un Evangelion così emozionante. Quando tutto sembra andare male, va ancora peggio, e il peggio non si ferma neppure quando alla fine del secondo film c'è la Fine Del Mondo: sono curioso di vedere come faranno concludere la storia questa volta.

Sul fronte videoludico mi ha stupito molto l'annuncio di un nuovo stile artistico per Dragon Age II, mostrato nel sito ufficiale. Sul primo episodio ho già speso molte parole, e non è mai piacevole ricordare gli incubi: diciamo solo che peggio di così non si poteva fare, dal punto di vista artistico, e quindi ben venga questo nuovo look più stilizzato. Può solo migliorare.

“The ultimate man-made multipurpose fighting machine. The artificial human, Evangelion.”

Lo-Rez: arte, storia, web design
10 . 07 . 2010

Fan-service

Si considera "fan-service" tutto quell'insieme di immagini, filmati e materiale multimediale che viene prodotto intorno a personaggi (principalmente) femminili e che li pone in atteggiamenti maliziosi se non direttamente spinti, magari anche decontestualizzati dalla loro effettiva cornice.
In occidente questo si può riassumere nel comune binomino tette&culi in termini invariabilmente dispregiativi. L'esposizione sfacciata di beltà femminili, per di più con poco costrutto, è vista sempre come un tentativo di riempire ormonalmente dei vuoti di contenuti o come vero e proprio adescamento del pubblico a partire dalle sue parti basse. In oriente, invece, lo si può considerare una branca dell'intrattenimento a sé stante, con una sua dignità, dei suoi meccanismi e una sua struttura. Il termine in sé non ha niente di dispregiativo, ma connota semplicemente un certo tipo di prodotto. Tanto per darvi una riprova di questo, prendete i giochi che spesso ossessio... appassionano Lo-Rez. Molto spesso analizzare il fan-service che viene creato intorno a loro, il licenzioso mondo parallelo incentrato sulle mutandine che viene costruito meticolosamente a fianco dell'oggetto principale, aggiunge chiavi di lettura alla comprensione del gioco in sé, come anche spunti di riflessione.
Questa lunga premessa serve a introdurre l'anime del momento, ovvero Kiddy Grade, serie affatto recente (2002), ma a cui mi sono ultimamente dedicato. Se dovessi sintetizzarlo in uno dei miei celebri motti a effetto direi: Cowboy Bebop con le tette. In pratica la storia narra di questa civiltà futuristica spalmata sull'intera galassia e dell'operato di Eclaire e Lumiere, due agenti speciali al servizio del GOTT, organizzazione all'apparenza commerciale, ma che si rivela rapidamente una specie di polizia speciale.Eclaire e Lumiere sono membri ES del GOTT, una sorta di cavalieri JEDI mandati nelle situazioni più complicate (il primo episodio, dopotutto, sembra una copia di Episode I) e dai poteri smisurati, vincolati nella missione di mantenere l'ordine costituito.
Partendo da questo breve sinosso la serie parte con una sequenza di episodi a sé stanti, abbastanza divertenti, in cui le nostre due ragazze si trovano di volta in volta a sconfiggere vari cattivi per la galassia. E' in questa fase dell'anime che il concetto di fan-service è più ricorrente. Le nostre eroine indossano ovviamente delle tenute decisamente succinte e, in particolare, il gonnellino di Eclaire sembra avere difficoltà a stare giù. Richiami sessuali più o meno espliciti sono all'ordine del giorno così come ostentazione di seni prosperosi e quant'altro. Tutto questo ovviamente è lecito e al massimo licenzioso come una godereccia commedia italiana anni 70, magari attraversato da una sottile vena di morbosità dovuta al fatto che, mentre Eclaire è evidentemente la tipica teen manga impersviluppata, Lumiere è, a conti fatti, una bambina di dieci an... ehm... molto bassa.
Arrivati a metà della serie, quando ormai l'ambiente è ben delineato, si comincia a fare sul serio, la trama si complica, le implicazioni personali delle protagoniste cominciano ad avere un ruolo importante e anche l'azione diviene meno banale. La galassia apparentemente tranquilla che ci è stata presentata all'inizio delle vicende si tinge di pennellate oscure e ci si può divagare a varie discettazioni sui diritti dell'uomo e sul concetto di libertà. E' ovvio che, se la serie deve entrare nel cuore dei suoi spettatori, è qui che deve dare il meglio. Personalmente trovo però che l'apice di tutto si raggiunga troppo presto nello svolgimento degli episodi (nella battaglia personale tra Eclaire e il GOTT) e che nel proseguo si arrivi senza fiato. La natura degli ES members, piuttosto contorta e spiegata al solito in modo accennato, porta a dei twist di trama e a degli atteggiamenti che non mi hanno infastidito, ma che non mi hanno neanche stupito né fatto gridare al miracolo. A coronamento di tutto ciò bisogna dire che il personaggio che si rivela bad guy al compiersi delle vicende e forse tra i meno riusciti, cosa che non contribuisce certo a godersi l'escalation.
Di contro, uno degli aspetti sicuramente positivi di Kiddy Grade è il tratteggiamento dei personaggi (non solo il profilo delle loro tette). A parte le due protagoniste e il tipico personaggio di supporto figo che sa tutto anche le altre squadre di ES Members che incrociano la strada delle nostre protagoniste sono convincenti. Dalle bastarde dentro, ai due amanti yaoi (ehm...), ai due fratellini Tweedledee e Tweedledum (ri-ehm) fino all'ombroso tizio oscuro tenuto per mano dalla consueta bambina rompicoglioni di 6 anni (ri-ri-ehm). Insomma, un plauso per la loro caratterizzazione e per come tutti sono usati sapientemente nel corso degli episodi.
In conclusione Kiddy Grade è una serie che comunque promette e non mantiene. Molto del suo potenziale viene sprecato, il rimescolamento di ere dato dal meccanismo di "reincarnazione" delle protagoniste indispone in molte situazioni e anche alcuni degli aspetti apparentemente più interessanti, per esempio, del passato di Eclaire, purtroppo non vengono sfruttati nell'escalation finale e finiscono nel dimenticatoio. Come divertissement ci sta, è spesso ignorante con cose che esplodono con piacere e della buona azione (con contorno di slip, ovviamente), ma non riesce ad andare oltre a questo e purtroppo i suoi limiti, una volta che scorrono i titoli di coda dell'ultimo episodio, si sentono tutti.
Bene, editoriale chiuso. Quando faccio questi editoriali tematici poi mi accorgo che rimangono fuori degli argomenti che sapientemente è bene che tengo via per i momenti bui. Per esempio devo fare un intero editoriale sulla lingua giapponese, su cui ultimamente sto buttando sangue, con l'aiuto di Gunslinger Girls. Poi ci sono quei malefici di Opera che hanno rilasciato la 10.60 e su Linux mi hanno indisposto più che altro. Ma abbiamo ancora tempo prima dell'estate, se non ci squaglieremo nel frattempo.

- E quando è tornato a casa ha combattuto contro i pretendenti della moglie e tutto il resto e il suo caro vecchio cane lo ha riconosciuto ed è morto
- Oh, santo cielo
- L'ha ucciso l'aver tenuto in bocca le sue ciabatte per quindici anni.

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