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Prosegue il Ciclo del Fast Food, nel quale il nostro eroe si trova ad affrontare le orde del caos che minacciano l'ordine ingegneresco. L'episodio centrale di una trilogia è sempre il più cupo, c'è Frodo in un brutto posto, c'è Luke che ha appena scoperto parentele imbarazzanti, e c'è Neo che voleva solo farsi un panino ed invece si vede rovinata la pausa pranzo.
A costo di far assomigliare questi editoriali a uno squallido blog che ri-linka video su Youtube sperando di racimolare qualche click in più sui suoi banner, devo dare spazio anche questa settimana a un trailer. La volta scorsa ho citato quello di Prince Of Persia, e questo teaser dedicato a Gears Of War 2 propone un'atmosfera simile, sognante e malinconica. Già ai tempi del primo episodio il reparto marketing di Microsoft aveva prodotto una perla come “Mad World”, un altro teaser entrato nella storia del divertimento elettronico, così come il precedente filmato per Gears Of War 2, “Rendezvous with Death”. Questo mi pare meno ispirato, ma è comunque carino.
Sempre in tema di filmati, tra un paio di settimane a Torino ci sarà la View Conference 2008: ne parlo più che altro perché è raro che in Italia si tenga un evento degno di nota nel settore, ma anche perché comunque è un appuntamento decisamente grosso. Si tratta di grafica digitale, e ovviamente una buona fetta del settore è costituita dai videogiochi, per cui tra gli speaker ci sono dei nomi ben noti agli avvelenati che frequentano FTR: Chris Taylor, Hiroyuki Kobayashi e l'odioso Will Wright.
Sarei curioso di sentire soprattutto il giappo, l'uomo dietro Devil May Cry, perché le scene di intermezzo dei suoi giochi sono decisamente fuori di testa.
Mi rendo conto che sto scivolando verso argomenti disgustosamente mainstream, e per riportare l'equilibrio parlerò di Nostalgeo No Kaze.
Ah, mi sento già meglio. Nostalgeo No Kaze: questa è la roba che fa per noi. Un RPG per Nintendo DS, che forse non è neppure granché, ma mi ha conquistato con quegli screenshot piccini. Cieli blu, navi pirata volanti, eroi adolescenti che vanno all'avventura ridendo: il mondo ha bisogno di più giochi così, per ricordarci di quando i giochi erano più semplici, più spensierati, più giochi.
Va bene Dead Space, va bene Bioshock, ma a volte tutto quello di cui c'è bisogno è immergersi per un po' in un mondo più colorato di quello in cui viviamo, un mondo dove non trovi un morto ammazzato ogni volta che ti giri. C'è bisogno anche di Nintendo.
Cuore da ingegnere
La trilogia del fast food parla di uno dei vostri incubi più terribili: immaginatevi cosa accadrebbe se TUTTE le persone intorno a voi cominciassero a comportarsi come ingegneri e ogni lavoro fosse svolto secondo principi ingegneristici. Il risultato che si otterrebbe sarebbe il blocco completo della società mentre l'intera razza si rivolge verso la sua pancia per guardarsi l'ombelico e approfitta del momento di stasi sociale per portare avanti il Grande Progetto di Refactoring del Mondo, il mitologico Punto d'Arrivo del Piano di Conquista degli Ingegneri delle Tenebre. Questo, con tutte le maiuscole inserite, è più o meno lo scenario che si presenterebbe.
Stupidi che un Ingegnere delle Tenebre d.o.c. come il sottoscritto consideri apocalittico il mondo dei soli ingegneri? Fate male, la Razza non è fatta popolare le masse, ma per guidarle, il suo sangue non può essere comune a tutta la popolazione, ma custodino solo in una ristretta cerchia di individui, abbastanza per fare la massa critica necessaria. L'equilibrio dell'universo, in fondo, mette in campo altre forze.
Nonostante potreste stupirvi di me sono andato al cinema a vedere Wall-E. La Pixar è e rimane qualcosa più di un punto di riferimento per quello che riguarda l'animazione treddì in campo cinematografico, è una specie di next step che sta oltre quello che i comuni mortali conoscono. Mi stupisco sempre di come sia possibile per un'azienda mantenere un distacco così abissale dal resto del mercato, deve esserci qualcosa che ci nascondono, un'intelligenza artificiale aliena impiegata per gli effetti di luce, per esempio, oppure la presenza di veri e propri geni eletti che non hanno pari sul pianeta. In nessun altro mercato mi viene in mente un'azienda che sia riuscita a mantenere inalterato così a lungo il gap tecnologico e non potete dire che la Dreamworks sia un'aziendina indie che sviluppa in un garage, tanto per fare un esempio.
A parte questa doverosa lode sperticata, però, devo ammettere che Wall-E ha i suoi limiti, quei limiti che una volta attribuivamo alle pellicole Disney 2D e che adesso sembrano ripresentarsi. Sono limiti, infatti, che forse dovremmo attribuire all'età, ovvero la presenza di certi schemi e certe meccaniche che non appaiono proprio fresche, ma tirate giù da uno scaffale, preconfezionate, e montate nella storia. Non voglio dire che Wall-E dovesse stupire per trama e riflessioni più di quanto non faccia e non voglio neanche dire che mi sarei aspettato tematiche affrontate a muso più duro, però mi è parso di cogliere un po' sempre la consueta escalation, come in quei blockbuster dove le scene, le carte di propp impiegate, sono un po' sempre quelle e alla fine si riconoscono tanto da poter prevedere l'andamento della vicenda mossa per mossa. Qui ci sta che la storia sia prevedibile, rimane sempre una componente giocosa buona per il cinema per bambini, ma l'impressione è che sia un po' troppo sempre la stessa storia.
Questo non pregiudica la visione e, se vogliamo, passa in secondo piano di fronte alla superba caratterizzazione dei vari personaggi e degli scenari, ma sarebbe disonesto nasconderlo.
Arrivando alle consuete conclusioni di rece io direi che Wall-E è un ottimo modo per passare due ore al cinema, ma non ne sono uscito sopraffatto e forse nemmeno eccessivamente commosso, per cui mi sembra giusto classificarlo come un ottimo prodotto, ma non come un capolavoro assoluto.
L'editoriale di questa settimana giunge già al termine, voi non vedete l'ora che ho sull'orologio in questo momento, ma è già piuttosto tardi, la Real Life ha ogni tanto effetti antipatici sull'aggiornamento, ma non è poi così male. Vorrei dirvi che per il futuro ho tanti argomenti caldi caldi, ma stavolta proprio non è così, c'è giusto un'anime piuttosto interessante che sto visionando, robottoni senza Gundam in mezzo, che sicuramente avrà spazio prima o poi su questa colonna.
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