Un gioco shakespeariano
Fin. Così finisce “Anche I Paguri Piangono Anche Se Sott'Acqua Non Si Vede”: chiudendo il cerchio con la battuta che nella notte dei tempi diede inizio alla serie. Siamo in ballo da quasi 6 anni, e questa è la prima volta che chiudiamo definitivamente un filone del fumetto... è che Cymon e io ci siamo trovati d'accordo sulla necessità di terminare una mini-serie troppo estranea ai temi che ci stanno a cuore qui a FTR.
La chiusura della soap-opera ha lasciato disoccupato l'intero cast di paguri, ma ci siamo impegnati a trovar loro un nuovo impiego presso un ristorante di sushi. Più problematica è la situazione di Clara Croft, che ora dovrà cercarsi un altro mestiere (non si può restare nullafacenti in una serie che si chiama Jobs!). Conoscendo le sue doti (???), voialtri che lavoro le fareste fare? Ho un certo timore a invitarvi a condividere le vostre idee nel forum (che, lo ricordo a scanso di equivoci, è aperto anche ai minorenni), e anzi sto già iniziando a pentirmene.
La verità è che non riesco più a contenere l'entusiasmo per un titolo che è stato annunciato qualche giorno fa. Ebbene sì, delle due specie di editoriali che appaiono di solito qui (i depressi e i fanatici), oggi punterò decisamente sul fanatismo ossessionato: ma tanto per cambiare non tratterò di Final Fantasy. Nossignori. Certo, il titolo in questione è un altro RPG nipponico (poteva essere forse altrimenti?) per PS2, ma è prodotto da Atlus e sviluppato dai tizi misconosciuti di Vanillaware. Inutile dire che è un prodotto hardcore all'ennesima potenza!
Come videogiocatore di lunga data inizio ad essere nauseato dai paragoni tra Cinema e videogiochi: è una tentazione che i giornalisti (specie i più ignoranti) hanno sempre avuto da che mondo è mondo, ma di fatto si tratta spesso di forzature e scempiaggini raccontate per catturare l'attenzione, come se in fondo i poveri piccoli videogiochi fossero prodotti di seconda categoria, la cui massima ambizione è quella di assomigliare ai film. Eppure per stavolta mi permetto di fare io stesso un paragone simile: il gioco in questione però non somiglia a un film, bensì a un'opera teatrale.
Figuratevi Shakespeare: fatine e folletti nei boschi, giovinetti assai allupati, situazioni maliziose e magari anche qualche tragedia. Odin Sphere è tutto questo, ma fin qui nulla di particolare, sono temi consueti nei giochi di ruolo orientali: la parte curiosa è la presentazione, che ricalca appunto le commedie da teatro. La storia si sviluppa per scene statiche, con i personaggi che recitano le loro battute su favolosi fondali dipinti, e qualche scena prevede uno scontro che si gioca in tempo reale. È difficile per me trasmettere l'esaltazione che mi provoca questo gioco, e mi rendo conto che le masse incolte dei giocatori casual, i giocatori che hanno comprato la console per FIFA 2007 o perchè gliel'ha detto Paris Hilton, non degneranno Odin Sphere neppure di un'occhiata.
E allora potrei parlare per ore della grafica 2D ad alta risoluzione (OMG!!! OMG!!!), splendidamente animata e con sprite mostruosamente enormi, e di quanto sia rara da trovare oggigiorno perchè è più costosa della media dei giochi 3D, e richiede artisti di enorme talento. Potrei citare il cast dei personaggi, che comprende ragazzine minorenni e batuffoli pelosi ultra-graziosi, e che però è impreziosito da un chara-design favoloso. E la storia promette altrettanto bene, con cinque episodi ciascuno centrato su un protagonista diverso, tutti intrecciati tra loro. Dannazione, c'è il video ufficiale che vale più di tutti questi discorsi, e mostra anche i combattimenti in tempo reale con mosse da picchiaduro (ancora OMG!!!).
Eppure non è questa la roba che vende. Tutti invocano l'innovazione, si lamentano che vengono prodotti solo seguiti di seguiti... ma poi ignorano titoli come questo Odin Sphere, che invece è autenticamente originale e coraggioso. Per fortuna esistono i giapponesi, che apprezzano questi titoli e li finanziano praticamente da soli. Ma stavolta è successo l'impensabile, un fatto che ha dello straordinario: Odin Sphere verrà tradotto e distribuito in occidente. Vedere il sito ufficiale in una lingua finalmente comprensibile mi fa versare calde lacrime di gioia.
Odin Sphere è un mio sogno personale che si avvera anche perché è il seguito “spirituale” di Princess Crown, quell'action RPG uscito per Sega Saturn che non ha mai lasciato l'isola di Nippon, neppure (e questo è vergognoso) in occasione del recente remake per PSP. Ma di Princess Crown parlerò la prossima volta, si merita uno spazio più ampio.
Sono costretto a menzionare in conclusione come l'epidemia virale di “Fran Hentai” abbia contagiato anche la rubrica che teniamo su Multiplayer.it. Ormai è diventato un fenomeno di costume qui a FTR, e dovevamo dedicargli una strip. Chi non sapesse di cosa si tratta può sempre cercare. Sarebbe in buona compagnia...
Lo-Rez: arte, storia, web design“So if a fanboy owns Fran hentai, does that make him a furry by default?”
Superclassifica Show
Credo possa concedermi una punta di amarezza, per oggi. Intanto ci sta bene col personaggio che sono andato a crearmi in questi anni e poi comunque, visto che forse mi riuscirà di fare un editoriale sensato dopo tanto tempo che ne ero incapace, mi merito il mio momento di melanconia romantica.
Come mai scegliere l'amarezza? Mha.. in verità ci sarebbero ad esempio cose legate al
Multplayer Network che mi hanno portato a provarne un po' ultimamente, cose di cui mi piacerebbe parlare estesamente qui, fuori dai denti, ma naturalmente una cosa del genere sarebbe scorretta nei confronti di troppe persone e troppe cose, per cui dovrò ripiegare su altro. Fortunatamente in mio soccorso viene il mercato PC.
Mi sono messo oziosamente a guardare la Classifica giochi PC pubblicata da M.it e sono rimasto piuttosto perplesso. I dieci titoli che la compongono dovrebbero essere l'apice dell'attuale produzione per IBM Compatibili, dovrebbero essere la fotografia del nostro mondo, fredda, spietata, cruda, senza filtro. Noi siamo ciò che compriamo, noi in realtà compriamo noi stessi, la nostra persona ci è molto cara e per questo spesso comprare noi stessi viene sui 50 euro.
Cominciamo a mettere qualche filtro: intanto togliamo di mezzo i MMORPG. I MMORPG fanno corsa a sé, sono qualcosa di più di videogiochi, ormai, sono fenomeni di massa, sono isterie collettive. Saranno i MMORPG a salvare il mercato PC, saranno i MMORPG a stravolgerlo completamente. Verrà il tempo di cambiare o morire e se il PC cambierà sarà in un universo consistente. Per ragioni diverse, ma immagino ampliamente comprensibili liberiamoci anche dei Sims. Il fenomeno Sims sembra non avere più quelle dimensioni ciclopiche di un tempo eppure vedere una classifica PC senza qualche titolo appartenente a quella schiatta è raro. I Sims però sono... insomma... sapete come la penso... nessun Vero Videogiocatore sente la vocazione ad arredare casa e scegliere la tappezzeria.
Ottimo, ridendo e scherzando i dieci titoli da cui siamo partiti si sono ridotti a quattro. Abbiamo mangiato sei pedine in due mosse, vediamo se abbiamo qualcosa che può andare a Regina.
Imperium Civitas è il solito schiaffo a quelli che credono che i prezzi dei videogiochi non c'entrino con i dati di vendita. La FX è una spina nel fianco della grande distribuzione perché ha dimostrato che con una buona qualità, insistendo su un genere non esattamente "Casual" come la strategia e, soprattutto, chiedendo mai più del dovuto si può stare comodamente in testa alle classifiche. Probabilmente Imperium Civitas non è un gioco perfetto, magari non da le emozioni di Faraon, non fa respirare l'atmosfera epica di un Total War, ma è un gioco che vale venti euro ed è venduto a venti euro. Ci possono essere molte occasioni in cui uno può trovarsi incline a spendere venti euro per un videogioco. Sghiribizzi, capricci, voglia di novità. Il titolo FX è sempre lì, in quelle occasioni. Molti altri invece, considerando gli esborsi richiesti, spesso possono essere presi da chi è acceso da assoluta devozione o ha avuto una crisi mistico-religiosa.
Harry Potter: The Chamber of Secrets è un gioco di Harry Potter con tutto quello che ne consegue. E' un acscion avvenciur fatto e finito con un maghetto come testimonial. Scavare a fondo in una cosa del genere mi spaventa.
Sim City 4 Deluxe è un classico, a sua volta a prezzo scontato. Un evergreen non fa praticamente testo. Se pensate che SimCity4 oggi sia il mercato PC avete le idee piuttosto confuse.
L'ultimo titolo qui presente è Il Signore degli Anelli: la Battaglia per la Terra di Mezzo forse l'unico titolo su cui non è il caso di sparare a zero. Certo, il richiamo di LOTR è ancora vivo (e c'è un vecchio editoriale su come è stato sfruttato), ma indubbiamente qui ci troviamo a parlare di un titolo completo, complesso, intrigante. Un titolo.
Insomma, abbiamo fotografato il mercato PC e di videogiocatori ne abbiamo trovati pochi. Un'occhiata rapida di questo genere vale almeno due almanacchi, per come colpisce dritto allo stomaco. Si, ovvio, WoW è IL titolo del momento, non gli si può fare di questo una colpa, in fondo non è nemmeno un orribile scenario quello del futuro in cui, qualunque attività videoludica vorremo intraprendere come PCisti, la vivremo in un mondo persistente. Eppure da qualche parte, altrove, so che c'è un mondo più vivo di quello attuale, un mondo in cui ancora i titoli in classifica settimana dopo settimana ti fanno sognare. Un mondo che ci stiamo perdendo.
Pessimismo è fastidio, ma leggere è stata una scelta vostra e io vi ho avvertito dall'inizio. Un'altra pugnalata l'ho ricevuta in edicola: la ristampa di PK chiude. PK è semplicemente uno dei migliori prodotti editoriali italiani degli ultimi dieci anni, un piccolo miracolo. Essendomelo perso all'uscita iniziale anni fa (mannaggia) ho intrapreso la ristampa, opera meritoria.. Questa però si interrompe questo mese col capitolo 21, lasciandomi orfano di evroniani, tempoliziotti e scudi trasformabili. Non so quali condizioni ci furono, nel lontano passato, per generare un'opera del genere e consegnarla al mito. Non so se si ripresenteranno. Di certo, se la sua ristampa è deragliata così il momento non deve essere particolarmente buono.
Chiude PK, chiudono i Paguri, si sta come d'autunno sugli alberi le foglie, o natura o natura perchè di tanto inganni i figli tuoi... bene, ora che siete veramente grigi parliamo di giocattoli geek.
Mi sono installato e messo in opera, per i miei hoooobbies, un bel sistema CVS. CVS, per i profani, è una cosa che permette ai programmatori, creature endemicamente asociali, di andare d'accordo nonostante siano stati costretti a lavorare tutti assieme su un progetto. Compie opera meritoria permettendo che la gente modifichi il codice senza ingropparsi vicendevolmente, tutelando l'evoluzione del lavoro. Date queste caratteristiche, ad averlo installato per le cose che faccio solo soletto, ci faccio la figura da imbecille. La verità è che CVS svolge anche l'importante opera di versionamento di tutto il materiale realizzato, permettendo di mantenere uno storico di ogni modifica compiuta e tenendo traccia di ogni gesto. Nelle mani di un Ingegnere delle Tenebre paranoico come me permette, mentre si lavora, di tenere un dettagliato diario delle proprie attività, così da risalire all'origine di tutte le cose in ogni momento sia necessario (chi programma sa che una cosa del genere è spesso necessaria). E' utile? Fondamentale? Vitale? Mai senza? Permette di rimorchiare? No, naturalmente, ma all'occhio di un INGEGNERE è maledettamente divertente.
Il secondo giocattolo nerd-geek imbrocca non per caso (ehm...) l'anniversario della morte di Dick: mi sono fatto il librone dell'I-Ching. Il tomo di filosofia orientale, magia, predizione e psicologia giace davanti a me, accanto al sacchettino di monete. Non ho ancora imparato ad usarlo, ma è uno sfizio che dovevo togliermi da tempo. Chissò, forse un giorno scriverò un intero editoriale usando gli esagrammi. La cosa importante è che sia andato ad aggiungersi alla mia piccola biblioteca di testi orientali fondamentali. Credeteci, non è mica poco...
Pork, un altro stramaledetto editoriale fiume!
“Restituisci il deposito” - Pittaco
P.S. Un giorno farò un editoriale di musica, forse. Voglio parlare di Battiato, appena mi sento in vena. Ma settimana prossima torniamo a parlare di anime. Adolescenti giapponesi nude e mostri di trenta metri.
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