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serie
26, 03/11/2001 - I love musica originale
26
03 . 11 . 2001

Paura nella Citta' dei Morti Viventi

Ognissanti, la festa dei non-morti... ma forse sul calendario non c'è scritto così. Ad ogni modo questo e' il periodo dell'anno in cui sono più in voga i malvagi undead (e i relativi giochi).
Tutto insomma contribuisce a creare l'atmosfera ideale per un survival horror: diciamo un Resident Evil o Alone in the Dark 4. Per questo genere di giochi l'atmosfera è davero tutto, e secondo me per gustarli davvero nel loro pieno potenziale si dovrebbero seguire alcune regole: giocarli da soli nel buio e' un buon inizio; un sonoro perfettamente calibrato e con bassi potenti e' altrettanto importante (magari questa aiuta...).
Certo queste condizioni hanno anche qualche inconveniente: provate a leggere lo schermo VMU della Dreamcast al buio... per non parlare del rischio di versare alla cieca una bevanda... immagino che una camomilla non avrebbe effetto tranquillizzante, sulla tastiera del PC.
Giocare durante un temporale contribuisce ad aumentare la tensione, soprattutto se non avete salvato da 3 ore e potrebbe mancare la corrente da un momento all'altro, oppure se un fulmine scorre attraverso i cavi del vostro preziosissimo hardware.

Io personalmente sto giocando a Resident Evil: Code Veronica per DC, che mi era rimasto in arretrato da un po'. Fa tutto quello che ci si può aspettare da un gioco con questo nome, ha i suoi bei momenti, ma i survival horror non sono il mio genere preferito (Claire pero' è il mio genere, oh sì). Arrancare con estrema lentezza da un corridoio lugubre a un altro corridoio lugubre, soffrire per ogni munizione sparata come se le dovessi pagare di tasca mia, poter salvare in pochissimi punti e pochissime volte... non mi stupisce che Capcom se ne sia uscita con l'azione furibonda di Devil May Cry: lo doveva ai suoi fan, dopo averli fatti soffrire tanto.
Devil May Cry tra l'altro possiede lo stile artistico migliore che abbia visto da... diciamo da American McGeès Alice. A me però e' rimasto nel cuore un gioco che ho provato a suo tempo, CastleVania: Symphony of the Night: il solito The GIA ha una galleria di artwork veramente da brividi su questo titolo... vi imploro, non perdetevela. Tra gli altri primati, questo gioco ha in Giappone uno dei nomi più idioti della Storia, che per fortuna hanno modificato per l'Occidente: Evil Demon Castle Dracula-X: Nocturne in the Moonlight. Vabbe'.

Per la sezione L'Erba-Del-Vicino:
Dragon Tails è un ottimo webcomic, che di recente ha avuto anche un restyle del sito, se fossi in voi pagherei una visita. Ormai da settimane va avanti una storia assolutamente eccezionale, incredibile, splendida: un concentrato di umorismo che prende in giro tutte le convenzioni dei videogiochi e dei film d'azione, citando scene e battute celebri. La strip sul sistema Geomod di Red Faction e' forse la migliore vignetta in assoluto che ho letto da molto tempo, e anche la scena copiata da Jurassic Park e' memorabile.

“-Now, I'll do a superficial search of this table to find some highly relevant, easy to read, blueprints of the complex!
-Good thinking! I'll turn one the radio to hear a convenient sound bite relating to our situation, only told in contrived 3rd person!”

Lo-Rez: arte, storia, web design
03 . 11 . 2001

Vivo morto o X-Com

Questa è la storia di un ragazzo sereno, che viveva la sua vita placidamente e gioisamente pensando che niente potesse rovinare la sua pace interiore. Era così sicuro di non poter essere toccato da nulla che decise, in una sera di ottobre, di farsi il suo solito giretto per Multiplayer.it per recuperare qualche idea carina per una certa column. Non poteva sapere che, ahimè, sarebbe incappato in QUESTO! Nel momento stesso in cui venne a conoscenza di questo articolo (e quindi del gioco relativo) la mestizia cadde sul suo capo obliterandogli il biglietto della sua felicità e rendendolo quindi inutilizzabile (questa metafora fa proprio schifo, è qua apposta).
Per chi non avesse capito di cosa sto blaterando e non abbia muscoli sani per cliccare sul link di sopra sappiate che un'organizzazione evidentemente votata al sacrilegio ha fatto un giochino proprio -ino e ci ha impastato su l'etichetta X-Com senza probabilmente pensare alle conseguenze di un'azione del genere...
Ebbene si, gente, X-Com 5 esiste anche se non molti l'hanno saputo, ma non si tratta di Alliance, l'FPS cooperativo definitivo in cui la strategia di UFO doveva essere fusa alla violenza di Unreal, ma di un più modesto Enforcer in cui un pupazzetto tamarro spara-spara a occhi chiusi finché gli alieni non smettono di urlare...tristessssss...
Andiamo di autobiografia in un momento così malinconico: incontro UFO - Enemy Unknow nel lontano anno della sua uscita (il 1992!!!). Ricordo benissimo com'era difficile per la stampa di allora descriverlo. C'era chi tirava fuori l'antico (e per me sconosciuto) Laser Squad come paragone e chi cercava di liquidarlo come un gioco di strategia a turni (e al tempo ne imperversavano un mucchio...). La verità era (lo si intuì presto) che i Mythos avevano tirato fuori un gioco-svolta, qualcosa che avrebbe cambiato il mercato, un titolo che avrebbe avuto molti figli, ma a cui sarebbe stato sempre difficile appioppare un padre. Una pietra miliare dei videogiochi, a conti fatti.
Per quello che riguarda la mia vita di videogiocatore X-Com appartiene a un olimpo in cui sono ammessi forse mezza dozzina di titoli ed è sicuramente l'unico che ho giocato e finito tre volte. C'era qualcosa di estremamente eroico nel coordinare una squadra tenendo conto di tutto, facendo in modo che tutti avessero le spalle coperte, lottando contro forze in certi casi superiori sempre con la speranza di uscirne vivi. In X-Com si potevano ricostruire (in scala videoludica) diverse esperienze viste solo al cinema: eroi che si lanciano in mezzo a torme di nemici per salvare i compagni, scontri a fuoco selvaggi, disperati pronti a far saltare tutto per aria pur di eliminare l'odiato nemico. Insomma, "l'esperienza di gioco" era immersiva in modo totale.
E tutto questo parlando della semplice sezione di combattimento, dimenticando cioè il fascino delle scoperte scientifiche, la gestione della base, la costruzione di super-soldati tramite il centellinar risorse...UFO per me rappresenta qualcosa che va oltre il videoludo...senza ombra di dubbio.
Un gioco del genere però (torniamo alla cronaca storica) non poteva rimanere senza seguiti e così apparvero quel Terror from the deep che era un mezzo datadisk (e che non giocai mai) e Apocalypse.
Il secondo titolo ha rappresentato per me l'occasione di pagare un "debito karmico". Il primo UFO, infatti, lo ebbi pirata (come ebbi, lo ammetto, un mucchio di titoli in quei tempi). Giacchè sentivo di dovere qualcosa alla software house che lo aveva prodotto, decisi di sborsare la lirozza e portarmi a casa il terzo capitolo originale, col suo ingombrante scatolone e il suo manuale da 300 pagine (capolavoro!). In verità a ben guardare Apocalypse è un po' inferiore al capostipite della serie per certe scelte estetiche che non condivido (colori un po' troppo puri, meno ombre, tecnologia aliena troppo organica e carnevalesca), ma il fascino primigenio è intatto. Sappiate che lo sto giocando tutt'ora e un giorno, magari, può essere pure che lo finisco (giuro, sfido chiunque a venire a casa mia e a guardarmi nell'harddisk per vedere la data dell'ultimo savegame)!
Bisognerebbe fermarsi qui, dove ancora la decenza tiene in piedi la baracca, ma se la cronaca ha da essere fredda lo sia fino in fondo: si hanno da citare perciò anche quell'X-Com Interceptor di cui avremmo potuto fare anche a meno e quest'ultimo Enforcer che, a sentir quello che se ne dice, è a sua volta un'insulto all'etichetta (non nel senso di galateo...nel senso del marchio di partenza!). Insomma, chiusura in bruttezza.
Giacchè però noi dell'editoriale non siamo una software house alla ricerca di infamia non chiuderemo con la mestizia! Bisogna sapersi risollevare! Orsù! E poi, scava scava, qualcosa di buono la vita ce lo regala ancora (ci mancherebbe altro!).
Iniziamo col dire che nessuno mi aveva avvertito dell'uscita di un gioco dedicato a Yattaman per PSOne! Io la PSOne non ce l'ho, ma Yattaman è pur sempre Yattaman e cose del genere mi fanno piacere. Giusto per farmi quattro risate vi do pure il link del sito che è in stretto giapponese.
Come se non bastassero queste piccole cose a tirarci su il morale mi è cascato tra le manacce quel Fallout2 che, malgrado gli anni, mantiene un certo fascino. Io non sono un patito degli RPG e parlo dopo solo due giorni di gioco però direi che sto giochino ha sotto un'ambientazione con gli attributi e moltissimi tocchi di classe...insomma, mi sta piacendo parecchio!
Per completare invece un discorso di qualche tempo fa vi avverto che ho provato il demo di Spiderman e...e...e...CRIBBIO! Sembra davvero di essere l'uomo ragno! E' commovente quanto si riesca a smanettare! Forse a lungo andare il gioco stufa (anche per una gestione telecamere per me non eccelsa) però per i cinque minuti che lo ho provato è davvero da strippo!
Uff...sono arrivato a giovedì senza la minima idea su cosa scrivere in questo spazio e sul finire di settimana le notizie e le idee mi si sono accavallate nella testa così ho finito col digitare l'ennesima fiumana di caratteri...per chiudere, l'ultimo appunto di viaggio: complimenti a Blu , Il suo Mission to Cyberia è una campagna pubblicitaria un po' più intelligente del solito, stuzzicante direi quasi.

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