Strip
serie
186, 27/11/2004 - I paguri femmina
186
27 . 11 . 2004

Mobile Edition

Dopo la roboante sigla d'inizio della settimana scorsa, non possiamo che proporvi ora un episodio della fiction per cui è stata ingaggiata Clara. Chi ha le maggiori capacità espressive... Clara Croft o i paguri? E' un confronto serrato.
In questo periodo dell'anno i videogiocatori si aggirano per le strade con aria inebetita, storditi come ricci acciecati dai fari delle auto, tremanti come se avessero bevuto una cassa di Red Bull (o prodotto equivalente)... sono le conseguenze della valanga di ottimi giochi che l'Industria ci scaraventa addosso nel mese che precede il natale. Il videogiocatore PC medio si è appena ripreso da Doom 3 (o The Sims 2, a seconda del tipo), ed ecco che il suo prezioso tempo libero è conteso da HL2, World Of Warcraft, Everquest 2, Pirates!... solo per citarne alcuni. Se poi uno si ritrova la disgrazia di possedere anche una o più console, allora il disorientamento è totale.
Io ho sempre trovato questi discorsi un pò puerili, perchè dopotutto chi ha un minimo di senno può dosare l'assunzione di materiale videoludico secondo il proprio metabolismo, invece di starsene con la bocca aperta mentre le softwarehouse lo rimpinzano con i loro prodotti. D'altra parte al cuore non si comanda, e il Vero Videogiocatore è travolto da passioni infuocate che non può controllare... come trattenersi dal giocare subito HL2, dopo 6 anni di attesa? Come non cadere in ginocchio, senza più difese, di fronte a Samus Aran nella sua armatura scintillante?
Però così si rischia di non gustare fino in fondo ogni titolo. Mi sono preso del tempo per curiosare nel file .pk4 di Doom 3, tanto per dire... coi giochi di Id curiosare nel codice è parte integrante dell'esperienza, fin dal primo Doom, ma stavolta è tutto così esposto, così ostentato (come se John Carmack e i suoi volessero sfidarci a fare di meglio), che si tratta davvero del paradiso del computer geek. Le routine dell'Intelligenza Artificiale, gli shader per il processore video, le strutture dati con le proprietà di tutte le armi e i nemici del gioco sono lì in bella vista nei loro file di testo, come i doni di Babbo Natale per premiare la curiosità dei bimbi buoni.
Ogni volta che credo di aver esaurito l'argomento HL2, immancabilmente sento il bisogno di scriverne ancora, in un altro editoriale. E' una storia che va avanti da settimane, ormai, ma questo gioco ha stile e personalità come su PC si vede raramente, e non riesco a liberarmi dal suo fascino. I tanti misteri e le domande senza risposta, ovviamente danno il loro contributo, e i forum sono tutto un fiorire di teorie più o meno stravaganti riguardo ai retroscena di HL2, sia del gioco in sè che della sua tormentata produzione. E' il paradiso del paranoico. Internet è il luogo dove gli allucinati, gli ossessionati di questo mondo si danno convegno, e io cerco di evitare i forum (anche il nostro, anzi soprattutto) per non uscire di senno anche io. Però guardate ad esempio questo thread, "Cosa c'è secondo voi nella valigetta del G-man?"... certi post sono estremamente divertenti.

I meno ottusi, i meno distratti, i meno inebetiti tra i nostri lettori avranno notato un paio di nuovi link a fondo pagina, "mobile" e "RSS". Questo sito è la mia occasione di giocare con le tecnologie web, anche se il supporto che riceviamo dal nostro host in questo senso è praticamente nullo... d'altra parte questo mi stimola a improvvisare degli hack di fortuna come il RabbitBot (l'automa fedele e invisibile che vi serve queste pagine). Le due nuove feature sono in beta-testing da un paio di settimane: usatele pure, ma se vi scoppiano in faccia noi vi abbiamo avvertito...
Una è il classico feed RSS che vi tiene aggiornati sulle ultime strip pubblicate: fumetti come Penny Arcade e Megatokyo lo offrono da un pò, ci vergognavamo a lasciare senza i nostri beneamati lettori. Il secondo servizio si spiega così: visto che ora sono possessore di un Pocket PC, mi è nata la fortissima esigenza di una Mobile Edition di FTR, ottimizzata per gli schermucci piccoli piccoli di questi sensuali oggettini.
In questo stesso momento sto componendo il qui presente testo picchiettando sul PDA che tengo amorevolmente stretto nel palmo della mia mano (visto che il mio PC sta facendo qualcosa di importante e non vuole essere disturbato). Se ci sono più errori ortografici della media, cercate di capirmi... ma un palmare nei suoi primi giorni di vita è come un bimbo che muove i primi passi nel riconoscimento dei caratteri. Mi perdonerete quindi se stavolta la faccio finita un pò prima del solito. Nei prossimi editoriali vi attendono dettagliate e fedeli cronache su questo mio nuovo compagno di vita. Forse.

“Buongiorno, Mr Freeman. E' un pò in ritardo oggi?”

Lo-Rez: arte, storia, web design
27 . 11 . 2004

Quake

Non ho alcuna intenzione di parlarvi di Quake IV, il cui trenino dell'hype è casualmente partito dalla stazione Raven Software appena Dumtrè è entrato nelle nostre case, ma del fatto che mercoledì ho avuto il terremoto, quello vero!
Ora, mi sembra inutile fare discorsi sui drammi che catastrofi del genere si portano dietro, non è mia intenzione essere irriverente, soprattutto nei confronti della sofferenza della povera gente, ma comunque questa non è la sede in cui si possa fare una disanima di certe cose e io non sono la penna che si sente in grado di vergarla, perciò permettetemi semplicemente di baloccarmi con questa piccola esperienza che non mi sarei mai aspettato di fare, giacchè la brava Mediolanum, con tutti i suoi difettacci grossi e piccoli, ha sempre avuto il vantaggio di essere lungi da ogni zona sismica pubblicamente riconosciuta. A suo modo, subire la scossa nel guscio della propria magione, mina alcune delle tue certezze più radicate perchè mai, a buon senso, saresti pronto a credere che la solida pietra che ti circonda da anni sia capace di muoversi, d'un tratto, senza preavviso. Il punto di riferimento dato dalla solidità di ciò che abbiamo costruito e intorno a cui le nostre vite scorrono sì viscose viene a cadere, lasciandoti sbalestrato come un branco di delfini sulla via dello spiaggiamento. Mi è comunque impossibile capire cosa si possa provare al centro di un terremoto vero, ma già quello che ho intuito mi ha lasciato, se non spaventato, quantomeno perplesso, ricordandomi per l'ennesima volta l'imprecisione delle nostre certezze e l'assoluta, cruda, rigida perfezione del dubbio anche perchè era il maggio odoroso e tu solevi così menare il giorno nonchè eccetera eccetera...
Abbandoniamo la (bleah!) vita reale e buttiamo uno sguardo sui viggì. Credo che tu capisca che i videogiochi sono diventati un divertimento di massa quando TGM comincia a mettere in copertina gnocca peggio di Max, anche se un po' più vestita di quella dei giornali del genere, nel contesto della copertina dell'ultimo Need for Speed. A parte facezie di questo genere (bhe, la topa non è mai facezia, ma d'altronde questo è un sito di videogiochi...) una riflessione mi è scaturita scorrendo l'indice di questo numero: ti piace la seconda guerra mondiale? Gioisci e tripudia! Ti è indigesta? T'attacchi..voglio dire, il trend di sezionare, affettare, analizzare e rimpastare ogni singolo istante del secondo conflitto mondiale è roba vecchia, ma tutt'oggi mi affascina in quando non riesco ancora a capirne le cause e i vantaggi. Come è cominciato tutto ciò? Sarebbe interessante stabilire con un po' di almanacchi chi è stato a fare un gioco sulla WW2 non perchè qualcun'altro aveva avuto successo, ma perchè gli girava. A spanne potrei tirare fuori dall'archivio Commandos all'inizio di questa progenie, ma sento di essere impreciso oltre quanto il mio onore permetta, perciò non andrò oltre. Il problema (naturalmente c'è un problema) è che io sono uno di quelli a cui la WW2 NON va a genio, o meglio, preferisco sterminare ragnacci immondi e bavosi con un cannone a particelle, arrostire orchi con rune maledette e altre prelibatezze del genere. Si, in verità credo che la guerra moderna abbia un certo, morboso fascino, il mio amore più volte dichiarato per giochi come Operation Flashpoint e Ghost Recon ne sono la testimonianza lampante, ma perchè solo giochi su una guerra di quel tipo, anzi, perchè giochi solo su quella guerra? Perchè al Mass Market fa così piacere? Forse perchè c'è ancora una fetta di utenza che non riesce a sentirsi videogiocatore e allora tende a cercare il divertimento avendo il minimo distacco con la realtà? La gente si atteggia giocando a giochi sulla Seconda Guerra Mondiale? Dice che lo fa per avere una maggior visione storica del momento? E allora io che ho passato la giovinezza a prendere a fucilate maiali polizioti in L.A. sono proprio l'ultimo dei paria (ho scritto paria, ma se lo trovate troppo aulico metteteci pirla, che l'effetto è lo stesso)? A proposito, esistono ancora notizie sul Duca. Ormai sono contento che Duke Nukem Forever sia lì, nell'olimpo dei videogiochi, giuntovi direttamente senza passare dai negozi, il vello d'oro di noi videogiocatori, il gioco più bello di sempre, proprio perchè scritto solo dei nostri sogni. Sto diventando vecchio(?) e stanco(?), inizio ad aver bisogno di certezze, DN4ever è una di queste, assieme al Molyneux col parrucchino, naturalmente.
Quest'editoriale mi è scoppiato in mano appena mi sono seduto alla tastiera, senza che avessi precedentemente deciso dove farlo andare a parare. Prendetelo così, con l'accondiscendenza con cui immagino trattiate da sempre il mio operato e il vago avvenir che in mente avevi (nonchè eccetera eccetera).

"L'amato mulo del colonnello Stockton, Maggie, cadde vittima di una sentinella con i nervi a fior di pelle, uno della Charlie, mentre vagava lungo il perimetro in una notte buia. Il sergente maggiore Plumley mi annunciò la morte di Maggie: "Le hanno dato il chi va là" mi disse "ma non conosceva la parola d'ordine"

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