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serie
122, 30/08/2003 - Connected to Japan
122
30 . 08 . 2003

Collegamento spazio-temporale

"Nel momento in cui leggete queste righe, io sono ancora lontano". Ah, ho sempre sognato dirlo. Come se non fossi sempre lontano, per voi che mi leggete su un sito.
Stavolta però sono un po' più lontano, soprattutto mentalmente, perchè sono in vacanza in una località imprecisata, o forse saro' appena tornato dalla vacanza (ma la mente sara' ancora la'). Di conseguenza questo editoriale e' stato scritto con molto anticipo e affidato a Cymon prima che io partissi, e in pratica non ho nulla da dire.
Di solito qui trovate i miei commentini sui fatti più gustosi dell'intrattenimento elettronico e non solo, ma in questa circostanza non so cosa tirar fuori perchè mi manca una decina di giorni di copertura informativa. Allora ho pensato di cogliere l'occasione per proporvi un trattatello su un argomento di cui si e' discusso ultimamente anche nel forum. Final Fantasy VII.
Tanto più che è finalmente attiva la petizione per chiedere un remake del gioco: peccato che sia tutto in ideogrammi, e non so se vi fidate a firmare alla cieca... magari state vendendo la vostra anima in cambio di un portachiavi di Hamtaro, chissà cosa c'e' scritto in quel contratto... Comunque speriamo che Square ascolti le nostre preghiere. Andiamo a incominciare, inutile dire che verranno svelate grosse parti della trama, ma dopotutto e' un gioco del 1997...

Non sono così pazzo da mettermi a farneticare sull'intera trama del gioco, anche se certe volte sogno ad occhi aperti di scrivere una Grande Opera monumentale dedicata a FF, ma qui mi concentro su uno dei temi fondamentali: il triangolo, o meglio il quadrilatero sentimentale che coinvolge i protagonisti. Non ho la pazienza di ricapitolare tutto per chi non conosce il gioco, ma in realtà non c'è neanche bisogno.
Dunque, Cloud ama Aeris (o Aerith che dir si voglia); Tifa ama Cloud; Aeris ama, o ha amato, Zack. Cloud e Tifa sono amici d'infanzia; Cloud e Zack erano pure amici, ma Zack è morto e nel gioco fa una comparsa brevissima (per di più facoltativa). Già da queste geometrie strane si capisce che non siamo di fronte a un gioco superficiale, ma state a sentire. Tifa ama Cloud fin da quando erano bambini, ma lui e' sempre stato scontroso e irrequieto e non l'ha mai accettata. A 16 anni poi lui decide di arruolarsi e lasciare il villaggio dove hanno trascorso l'infanzia; Tifa ci resta male ma al tempo stesso spera che Cloud riesca a trovare finalmente il suo posto nel mondo (perche' appunto gli vuole bene davvero). Saltiamo avanti qualche anno.
Cloud incontra Aeris, e a poco a poco se ne innamora. Probabilmente lui non se ne accorge neanche finchè non la perde, e di sicuro non lo ammetterà mai in pubblico... ma quando Aeris muore, e muore sul serio (contrariamente alle abitudini degli RPG), per poco non va giù di testa, comincia a vederla in sogno e ne e' ossessionato giorno e notte. Possiamo immaginare come si senta Tifa in questa situazione, ma la ragazza e' ostinata e resta fedele a Cloud contro ogni speranza. Anzi, quando il nostro eroe scopre la verita' sul suo passato e si incasina e impazzisce, lei sola gli rimane accanto e lo accudisce amorevolmente, sebbene lui sia ormai ridotto a vegetare su una sedia a rotelle. Nel frattempo abbiamo scoperto che gli ultimi 5 anni della sua vita sono stati tutti una grossa bugia, Cloud non e' un eroe che si e' fatto onore entrando nel corpo d'elite dell'esercito: e' solo una recluta sprovveduta che e' stata usata come cavia per esperimenti insieme a innumerevoli altri, e quando si e' dimostrato troppo debole l'hanno gettato via come spazzatura. Era un eroe potenziale quando e' partito dal suo paesino in cerca d'avventura, come tanti altri eroi di RPG, ma non ha superato la selezione... e' un fallito che ha ingannato se' stesso e gli altri - compreso il giocatore - per tutto il tempo. Il duro dallo sguardo di ghiaccio che ha salvato Aeris e ha avuto tante belle avventure non era Cloud, era solo l'uomo che Cloud sperava di diventare. Aeris e' morta prima di confrontarsi con questa verita', ma non era certo una ragazza superficiale e probabilmente aveva capito; Tifa da parte sua ha sempre apprezzato Cloud per come era, e non aveva bisogno di atti di eroismo per amarlo. L'unico illuso in questa storia e' Cloud stesso, ovvero il Giocatore.
A un certo punto dunque il nostro mercenario dai capelli ossigenati si rende conto che Tifa gli è sempre stata accanto, in adorazione, mentre lui ha fatto di tutto per ignorarla e umiliarla. E perche'? Perche' in fondo e' stato sempre terribilmente insicuro, ha sempre creduto di non essere all'altezza, e' fuggito da Tifa perche' non si sentiva di meritarla, ed e' stato anche per lei che si e' arruolato. Che stupido! Allora non resta altro che dichiararsi amore reciproco e vivere per sempre felici... o no? Magari in un gioco più superficiale si sarebbe sistemato tutto così, ma stiamo parlando di Final Fantasy VII, dove niente e' mai cosi' semplice (per di piu', in quel periodo Hironobu Sakaguchi aveva appena perso la madre, e non era di umore molto allegro).
Tra Cloud e Tifa c'è ancora un piccolo ostacolo: Aeris Gainsborough. O meglio, il suo spettro... visto che Aeris, come tutti sanno, e' morta nella scena più celeberrima della Storia dei Videogiochi. Intendiamoci, non e' che questa smorfiosetta voglia tenersi stretto Cloud anche dall'oltretomba, Aeris resta la fanciulla generosa e pura di sempre... Però, in un certo modo sottile, a questo punto diventa involontariamente l'antagonista che impedisce la felicità dei nostri eroi. Cloud si e' innamorato sul serio, forse si sente anche in colpa per lei, e non riesce a dimenticarla. Il danno e' fatto.
Passiamo a Zack, perchè e' lui la trovata più geniale di tutte. Zack avrebbe dovuto essere il vero protagonista della nostra storia, l'Eroe classico da RPG. Era nello stesso programma di esperimenti di Cloud, ma a differenza di lui si e' dimostrato molto promettente. Sennonche' l'idea di fare la cavia non gli andava granche', e un giorno ha organizzato la fuga tirandosi dietro quell'ameba stordita di Cloud. La libertà però e' durata poco, e quando i due sono stati raggiunti dalle guardie Zack si e' sacrificato per salvare Cloud. E così, la "selezione naturale" non ha fatto il suo corso e ci siamo trovati per le mani un eroe per finta, un protagonista fasullo per il nostro RPG.
Ho menzionato il fatto che Zack e Cloud si assomigliavano come gocce d'acqua? E che Zack e Aeris erano fidanzati? Di fatto Aeris era interessata a Cloud perchè le ricordava il suo amore perduto, ma il suo cuore apparteneva ancora a Zack. Proprio come adesso l'amore di Cloud e' solo per Aeris. Cloud e Tifa, Zack e Aeris... sono in fondo due storie speculari e intersecate di amori infelici.

E questo è solo uno dei vari intrecci della trama, e neanche quello principale (anzi, molte parti di questa storia si scoprono solo risolvendo delle sottoquest). Tra l'altro, da questo ritratto Cloud ne esce un po' male, ma in realtà nel seguito della storia si riscatta un poco e alla fine diventa anche lui un Protagonista decente.
Ecco, sarà meglio finirla qui. Spreco tanti elogi per FF7, che ho voluto un po' giustificare la mia ammirazione per questo gioco. Voglio dire, non è che siamo tutti scemi. Fanatici sì, ma con un perche'.

“Hey, why don't we make a promise? Umm, if you get really famous and I'm ever in a bind... You come save me, all right?”

Lo-Rez: arte, storia, web design
30 . 08 . 2003

Dritti e alla via

La navetta attraccò al grande vascello con un suono secco e un brivido che scosse tutte le paratie. Il pilota si girò verso di me sorridendo :- Siamo arrivati, può scendere - Parve esitare un secondo e poi aggiunse :- Bentornato capitano -
Durante il viaggio verso la FTR-1701 mi ero tolto la giacca dell'uniforme e avevo allentato il colletto della camicia e farmi trovare in quello stato dal mio subalterno mi imbarazzò, anche se in modo sottile. Gli indirizzai un gesto d'assenso con la mano :- Bene, guardiamarina. Avvisi la plancia -
Lentamente, in modo rituale, mi rivestii, chiusi meticolosamente tutti i bottoni che l'etichetta esigeva chiusi e passai una mano su entrambe le spalle, per togliergli invisibili tracce di pulviscolo che la routine si ostinava a farmi vedere. Salutando un ultima volta il pilota della navetta intento a concertare il suo successivo incarico mi avviai verso il portello, ma quando lo raggiunsi vi fermai un attimo a guardare. A un semplice passo di distanza, infatti, stava la mia vecchia nave, le pareti che rispondevano al mio sguardo, pazienti, ogni volta che le interrogavo su cosa fare nel futuro, i pavimenti su cui i miei passi apparivano sempre così marziali, anche quando sgattaiolavo non visto in pigiama a recuperare un bicchiere di latte. Si dice che la malinconia è un brutto vizio, peggiore del fumo proprio perchè non uccide, ma io ne ero da anni sedotto e non potevo farne a meno. Mi presi il mio tempo, attraversai i corridoi con calma, le mani giunte dietro la schiena, lo sguardo alto, eccessivamente impettito, forse, ma cosciente del mio ruolo, cosciente del fatto che, passo dopo passo, quello che la distanza mi aveva portato via mi veniva restituito, appoggiato addosso come una serie di pellicole trasparenti, invisibili, strette, ma in un certo senso accoglienti, addolcite dalla droga dell'abitudine. C'è una parte della tua identità che ti devi rassegnare a lasciare sulla tua nave sempre e comunque, dovunque tu debba andare, per quanto piacevole sia il viaggio lontano da lei. E ora quella parte di me tornava a camminarmi al fianco e a farmi sentire completo. Quando l'ultima porta si aprì e arrivai sul ponte di comando, la frase di rito recitata dal guardiamarina ebbe per me un sapore particolare :- Capitano in plancia -
Sorrisi a tutti, il mio primo ufficiale lasciò libera la poltrona del capitano e io mi ci sedetti. Lo trovai sbagliato, certo, ma sentii che solo in quel momento ero arrivato a casa :- Signori - Dissi seguendo un cerimoniale che non avevo mai trovato stucchevole e che non trovai stucchevole in quel momento :- Ben trovati a tutti voi. Iniziamo le procedure per lasciare il porto -

Se vi stavate chiedendo come potesse essere fatto un ritorno all'attività di FTR esaltato, pieno di sé, assolutamente egocentrico e privo del minimo pudore...bhe, credo che quanto scritto qua sopra possa senza dubbio essere per voi un buon esempio! EHILA' BELLA GENTE! Siamo ancora qua! Come vi butta? Come vedete nessuna tribù di indigene nude mi ha rapito per trasformarmi nel loro dio-in-terra, non sono diventato improvvisamente dominatore del mondo per acclamazione popolare e non sono stato contattato da nessuna razza aliena quale ambasciatore della Terra su Xygorlgz. Insomma, non si è verificata nessuna delle eventualità per cui, seppur a malincuore, sarei disposto a lasciare la tana del coniglio perciò eccomi a scrivere l'editoriale relativo al nostro numero 122, il ritorno al lavoro di tutti, Neo compreso!
E' difficile decidere di cosa parlare in un momento così delicato come il rientro dalle vacanze. Il fatto di trovarci sull'orlo dell'ECTS, magari, dovrebbe portarmi a scrivere di videogiochi, ma forse avrà più senso farlo settimana prossima, ad ECTS conclusa, quindi forse è meglio, almeno per qualche momento, dedicarci alla tana.
E' storia vecchia che settembre rappresenti un punto d'inizio più di gennaio perciò è questo il momento migliore per dare un occhio alle prospettive future. Intanto diciamo che, come oggi ricomincia FTR: Jobs domani troverete al piano di sopra, solito sgabuzzino, il ritorno di FTR: Classic, impegnato in una vicenda lontana dai videogiochi, ma pur sempre appartenente a un mondo in cui abbiamo spesso pucciato i piedi. La nuova stagione di FTR, comunque, parlando in termini generali, riserverà comunque diverse sorprese per i suoi utenti (mi verrebbe da dire come di consueto). In primis immagino capiate da soli che siamo in debito di un mestiere, ovvero il mestiere di Clara Croft, che sarà oggetto delle future Jobs e che, penso, non vi deluderà per quanto potrebbe, al solito farvi perdere il rispetto per noi. Oltre a ciò, però, c'è un progettino per cui le nostre fucine hanno a lungo martellato quest'estate e che vedrà tra non molto la luce, un progetto che è riduttivo considerare ambizioso, ma su cui mi fa piacere stare ancora abbottonatissimo. Diciamo che, personalmente, ne sono particolarmente esaltato e non vedo l'ora di mostrarvelo. Se aveste proprio bisogno di saperne qualcosa di più posso solo dirvi che a me e Lo-Rez qualcosina è scappato nelle settimane scorse e quindi vi invito a scartabellare l'archivio, magari leggendo tra le righe...
Oltre a questo niente? Bhe, non mettete limiti alla provvidenza, abbiamo un Matrix in novembre, un Half-Life due in dicembre, un Signore degli Anelli in gennaio. Una mezza dozzina di MMORPG promettenti e qualche gioco niente male in single-player, una tonnellata di topic idioti da aprire sul forum (tanto ormai il trend lo ho inteso) e due dozzine di orsacchiotti da regalare. Che volete di più? Un Luciano? No, mi dispiace, Moggi al momento è troppo impegnato per l'inizio del campionato per venire a mangiare da voi.

"Honey, did you call a sitter?"
"No, I just bought a Nintendo! We won't even have to think about Billy until he calls us from jail!

P.S. NON COMPRATE IL GIOCO DEI POKEMON! E' UNA DROGA! E' pericoloso, deleterio, letale, assolutamente tossico. Ho totalizzato otto ore in soli due giorni di attività e non riesco a staccarmene! Comunque chi ha inventato il cartello "ALBANOVA: città di una bellezza ineguagliabile" secondo me qualche puntata di Mai Dire Banzai l'ha vista...

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