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Come costruirsi da soli un joystick arcade: una guida illustrata
Pubblicata originariamente da Lo-Rez sul forum il 06/09/2010
C'è un motivo per cui l'addestramento di un Cavaliere Jedi prevede la costruzione della propria spada laser: è un rito di passaggio indispensabile per formare un vero guerriero. Chi gioca ai giochi di combattimento 1 vs 1 di solito tiene molto al suo dispositivo di input: una volta che le sue mani hanno stretto la levetta di un joystick che lui stesso si è assemblato, un vero giocatore proverà orrore all'idea di toccare qualunque altro volgare joypad prodotto in massa.
Io sono una schiappa in questo genere, sono l'esempio perfetto di quello che sui forum di Arcade Extreme Italia chiamano un Tenero... sono qui solo perché mi piace la pixel art, mamma, io non volevo davvero combattere!
Però, come ho spiegato nell'editoriale, volevo un joystick per quello che rappresenta per me. Me lo sono fatto. Racconto qui la mia esperienza solo perché sono un esaltato, e non perché spero che qualche altro povero disperato possa imparare qualcosa da questa guida.
Se uno vuole una guida seria può affidarsi ai professionisti dei forum Shoryuken.com.
Me lo voglio fare anch'io: che mi serve?
Se uno è particolarmente sicuro delle sue doti artigianali, può imbarcarsi nella folle impresa di costruirsi tutto da zero. Ci si procura qualche pannello di plexiglass, o di legno di ciliegio, o di avorio cesellato in platino, o di quel che volete, e lo si lavora fino ad ottenere il ripiano. Poi ci si sbatte dentro una schedina di controllo presa da una vecchia tastiera, o da un joypad qualunque, si saldano i collegamenti e via.
Io più umilmente sono partito da un Mad Catz Street Fighter IV Fightstick, che ho poi personalizzato. La scelta del joystick di base non è molto importante, dopotutto vogliamo sventrarlo completamente: più che alla qualità dei componenti dobbiamo puntare alla facilità di montaggio. I Mad Catz sono rinomati per la loro SCARSA qualità, se paragonati agli Hori giapponesi, ma per i nostri scopi vanno benissimo. Il Fightstick poi è di gran lunga il joystick più diffuso sul mercato, e non è così male. Nel nostro paese di tagliagole, naturalmente, costa una cifra ridicolmente alta, al punto che conviene comunque ordinarlo su eBay dall'estero, anche con le spese di spedizione e le tasse alla dogana.
Badate bene che sto parlando del modello SE (quello bianco), non del TE (Tournament Edition), che costa 80 euro in più ed è di qualità molto superiore: se vi comprate un TE vi conviene tenervelo così com'è.
Una parola sul software, visto che la questione non è ben chiarita dai produttori: sia il Fightstick per PS3 che quello per Xbox360 funzionano anche su PC Windows, tramite il normale connettore USB. Non servono driver, anche se quello per Xbox può sfruttare il driver standard del joypad Xbox360.
Il vero divertimento, però, inizia con la scelta dei componenti. Ci sono tanti negozi online che vendono componenti di ricambio per giochi da bar, io con ArcadeShop.de mi sono trovato bene. I prezzi sono normali, e la roba mi è arrivata subito. La “roba” consiste in:
- 1 levetta completa di base
- 1 coprilevetta
- 8 tasti
Esistono due scuole di artigianato arcade: quella americana e quella giapponese. Indovinate quella che interessa a noi? Esatto. I due produttori principali di Nippolandia sono Sanwa e Seimitsu. Ci sono fan dell'una e dell'altra, e qualche guida alle differenze... a me sta più simpatica Sanwa.
I modelli della misura giusta per il Mad Catz Fightstick sono:
- Levetta Sanwa JLF-TP-8YT (coprilevetta a palla già incluso, dovete solo specificare il colore)
- Tasti Sanwa OBSF-30 (disponibili in tanti simpatici colori!)
Ci sono diverse opzioni per la levetta, a seconda che uno preferisca un restrittore quadrato o ottagonale: in quello quadrato si sentono gli angoli solo nelle diagonali, nell'altro invece in tutte e 8 le direzioni. Il modello che ho preso io è quadrato: se volete l'altro dovete smontare il blocco dello stick e sostituirlo.
Se siete particolarmente esigenti potreste volere anche una molla aggiuntiva per variare la durezza della leva. La Seimitsu LS-33 è perfetta a questo scopo.
Passiamo ora alla personalizzazione del case. Un sacco di gente si stampa la sua illustrazione preferita su lamina di plastica adesiva, e la incolla sul ripiano. Io ho scelto un design molto semplice, e ho preferito usare una bomboletta di vernice spray per colorare direttamente il ripiano, senza togliere l'artwork originale. Fate come volete, basta che cambiate quel dannato design originale: è orrendo, e dopotutto questo deve diventare il VOSTRO joystick, unico al mondo.
Ok, ho la roba: e adesso?
Adesso bisogna montarla. Io ho usato solo l'attrezzatura della foto, ovvero qualche cacciavite e la bomboletta spray.
1. Fate un bel respiro e dite addio per sempre al vostro Street Fighter IV Fightstick, almeno nella sua versione standard di fabbrica. Ha ha ha!
2. Svitate il pannello inferiore. Ohhhhh...
3. Svitate la levetta e rimuovetela per prima, così non vi intralcerà quando dovrete rimuovere i tasti. Per prima cosa bisogna rimuovere il "pirollo a palla", in mancanza di un termine migliore. Per farlo dovete tener ferma la base della levetta con un cacciavite, e svitare il pirollo. Ora potete staccate il cavetto (applicando una FORZA MOSTRUOSA) ma prendete nota del verso in cui è inserito il connettore, perché dovrete rimetterlo uguale!
4. Ora bisogna rimuovere i tasti. Prendete nota dei colori dei cavi (notate il mio foglietto col diagramma). Alzate prima la guaina trasparente, poi sempre applicando una FORZA MOSTRUOSA, ma non troppo, tirate per staccare i due cavi di ogni tasto. Non tirate direttamente i cavi, perché si strappano.
I pulsanti sono a incastro, quasi identici a quelli che avete comprato voi, per cui basta stringerli con le dita o con un cacciavite e spingerli all'esterno.
5. A questo punto, se questo fosse un librogame avreste due strade a disposizione:
A. Se volete applicare il vostro artwork, grattate via quello originale, svitate le viti che si sono magicamente esposte, e andate a pag. 46.
B. Se invece vi basta colorare il case a tinta unita, come ho fatto io, continuate a leggere.
6. Ora il nostro scopo è verniciare il pannello di plastica, e/o i lati e/o il fondo. Dipende dal design che avete scelto. Non sono certo la persona giusta per raccomandarvi come farlo: arrangiatevi. Io ho coperto con carta e nastro adesivo tutte le parti che NON volevo colorare, e ho spruzzato la bomboletta da una distanza di 30 cm. Poi ho rimosso delicatamente il nastro e ho corretto le sbavature con alcol prima che la vernice si asciugasse (10 min.).
Per precauzione ho coperto il pavimento con dei fogli (le pagine di un catalogo IKEA, non avendo ovviamente a disposizione un quotidiano). Se non volete morire soffocati, vi conviene fare il tutto in un luogo aerato.
7. Lasciate asciugare “quanto basta”.
8. Adesso è il momento di installare i preziosi gioielli Sanwa che abbiamo acquistato dal lontano Oriente. Si distinguono dagli altri perché c'è scritto sopra SANWA. Se non si incastrano dolcemente nei buchi, significa che la vernice fa troppo spessore, e dovete limarla via. Non abbiate paura di applicare anche in questo caso una FORZA MOSTRUOSA™. Dopo di che bisogna ricollegare tutti i cavetti, usando lo schema che avrete certamente annotato (?).
9. A questo punto, se avete la suddetta molla, dovete smontare la levetta e infilarla dentro la molla già presente. Noterete che si infila perfettamente. Io preferisco provare per un po' con la molla standard, e non l'ho ancora cambiata. Comunque sia, ora potete collocare la levetta nell'apposito alloggiamento, nello stesso verso di quell'altra, e riavvitare. Collegate il connettore bianco badando bene al verso. Infine avvitate la mitica palla in cima alla levetta, sempre tenendola ferma col cacciavite.
10. Che emozione!!! Avete tra le mani il vostro nuovo fiammante strumento di morte! Vi basta riavvitare il pannello inferiore, e meraviglia... ecco un Fightstick irriconoscibile e completamente personalizzato con componenti ad alta qualità.
Bello ma... adesso cosa ci faccio?
Noterete che ho scelto un design molto semplice, molto pacchiano, forse banale: l'ho fatto perché volevo sentire la nostalgia dei videogiochi/giocattoli di una volta. I tasti colorati richiamano esattamente quelli del Neo-Geo. Siccome prevedo di usare giochi emulati per numerosi sistemi diversi, oltre che quelli nativi per PC e console, ho cercato una configurazione di tasti comune a tutti questi sistemi, ma non c'è. Nel diagramma scarabocchiato su un foglietto delle prime foto mi sono scritto la mappatura dei tasti per PS3, per Xbox360 e per PC (i numeri). Non resta che provarlo con un bel picchiaduro arcade.
Mi sembra onesto ammettere una cruda verità: se non siete abituati a usare un joystick le vostre prestazioni all'inizio saranno miserabili, peggio che con un joypad o perfino con la tastiera. Ma non demordete: guardate i video didattici e allenatevi tanto. I risultati vi sorprenderanno. Fare le Super Desperation Move in King of Fighters 2002 diventerà improvvisamente naturale, e anche le temute Focus Attack Dash Cancel Ultra di Street Fighter 4 (!!!) saranno alla vostra portata.
L'altra verità, ancora più triste, è questa: all'inizio non riuscirete a distinguere i migliori componenti Sanwa dalle porcate in plasticone che montava il joystick di fabbrica.
Forse non riuscirete MAI a sentire la differenza.
Ci vuole davvero una pratica impressionante, prima di distinguere queste raffinatezze. Intanto però ci siamo divertiti lo stesso, a costruirci il nostro dispositivo di input personale.